Il settore della logistica navale potrebbe cambiar pelle molto rapidamente nei prossimi mesi. Un consorzio internazionale, di cui fanno parte Accenture, InBev, Kuehne – Nagel, APL e un’associazione doganale europea, ha testato con successo una nuova soluzione blockchain che permetterà da un lato di eliminare i documenti di spedizione e da un altro di risparmiare centinaia di milioni di dollari l’anno.
Non si tratta solo di passare dalla carta al digitale, si legge in un articolo del Finantial Times, ma di abbandonare l’uno e l’altro a favore della tecnologia blockchain, che favorirà lo scambio e la distribuzione dei documenti riducendo l’immissione di dati anche dell’80%.
Fino ad oggi, ogni passaggio di merce è sempre stato accompagnato da ampia documentazione. A causa della burocrazia, quasi un retaggio dell’altro secolo, le spedizioni internazionali spesso richiedono faldoni di carte molto ingombranti, fino a 20 diversi gruppi di documenti per ogni singolo bene trasportato.
Ogni passaggio necessita della visione di tali documenti da parte di tutte le parti interessate, dal fornitore all’acquirente, passando per le autorità portuali ed i trasportatori stessi. Il nuovo sistema sviluppato dal consorzio, invece, limita sia i controlli, sia la parte di documenti necessaria alle verifiche, facendo risparmiare tempo e denaro, perché i dati relativi alla proprietà, al trasporto e alla compravendita nel suo complesso sono ben visibili e già condivisi in partenza.
Tramite blockchain e il suo database distribuito, i dati sono registrati e visibili alle parti interessate, con la possibilità di condividerli in piena sicurezza, garantendo la visibilità di tutti gli stadi del processo della supply chain per consentire alle parti coinvolte di scambiare le informazioni su ogni evento in modo sicuro, senza interruzioni e in tempo reale.
La stessa tecnologia potrebbe essere impiegata in diversi settori chiave dell’economia, dalla finanza alle banche, dall’intrattenimento alla logistica, dalla sanità alla Pubblica Amministrazione.
“Molti documenti cartacei e digitali che oggi accompagnano una spedizione possono essere ridotti e sostituiti da un set di dati condivisi tra le parti interessate alla spedizione, con il duplice risultato di risparmiare soldi e tempo, migliorando complessivamente la qualità del servizio”, ha spiegato Adriana Diener-Veinnott, responsabile settore merci e logistica di Accenture.
La nuova soluzione è già stata testata dal consorzio in 12 spedizioni con varie destinazioni, ciascuna con requisiti burocratici e amministrativi differenti, e il risultato è stato positivo per ognuna di esse lungo tutta la catena: diminuzione dei costi operativi e dei tempi di trasporto.