Con l’arrivo di ottobre e l’abbassamento graduale delle temperature in Italia si inizia a parlare di accensione dei riscaldamenti. A disciplinare le date e le ore di accensione per condomini e impianti di riscaldamento centralizzati è una normativa nazionale. A questa possono derogare le ordinanze comunali e le decisioni prese dalle assemblee di condominio, che possono stabilire delle regole personalizzate in merito.
Per non avere brutte sorprese quando si legge la bolletta, è bene arrivare preparati al momento dell’accensione dei riscaldamenti. Per farlo, è utile verificare se sul mercato libero ci sono offerte gas più convenienti rispetto a quella attivata. Con il comparatore di SOStariffe.it si può fare un confronto gratuito e rapido e analizzare le proposte di più operatori partner del servizio per individuare la tariffa più economica e alleggerire le bollette.
Quali sono le date e i limiti per l’accensione del riscaldamento
Le date a partire dalle quali si possono accendere i riscaldamenti non sono uguali in tutta Italia. Il territorio è infatti diviso in 6 zone climatiche, in base alla temperatura media registrata nel corso dell’anno.
La suddivisione in zone e, di conseguenza, le date di accensione dei riscaldamenti e il numero di ore di accensione, è disciplinata da due norme: il DPR 74/2013 e il DPR n. 412/1993. La normativa nazionale definisce le regole generali da seguire, ma può essere derogata dai singoli Comuni, che possono decidere di anticipare o posticipare le date di accensione a seconda delle condizioni climatiche. Anche le assemblee condominiali, a maggioranza, possono stabilire delle regole di accensione autonome, rispettando comunque quanto stabilito a livello nazionale.
Le 6 zone climatiche sono:
- Zona F, che comprende l’area alpina. In questa zona l’accensione è possibile durante tutto l’anno e senza limiti di orario;
- Zona E, che comprende gran parte del nord Italia e delle zone appenniniche. L’accensione è possibile tra il 15 ottobre e il 15 aprile, per un massimo di 14 ore al giorno;
- Zona D, nella quale rientrano gran parte del centro Italia e alcune zone interne delle regioni del sud. Il periodo di accensione è compreso tra il 1° novembre e il 15 aprile, per un massimo di 12 ore al giorno;
- Zona C, comprendente alcune aree costiere del centro e le parti meridionali delle regioni del sud. L’accensione in questo caso è possibile tra il 15 novembre e il 31 marzo, per 10 ore al giorno;
- Zona B, a cui appartengono principalmente i Comuni delle isole. In questo caso l’accensione è possibile dal 1° dicembre e fino al 31 marzo, per 8 ore al giorno;
- Zona A, relativa ai Comuni di Porto Empedocle, Lampedusa e Linosa. In questi Comuni siciliani l’accensione è consentita tra il 1° dicembre e il 15 marzo e per un massimo di 6 ore al giorno.
Accensione riscaldamenti: cosa fare per risparmiare sulle spese
Rispettare gli orari di accensione non è l’unico strumento a disposizione per risparmiare sui costi del riscaldamento.
Per contenere la bolletta del gas e non spendere più del necessario, innanzitutto, è essenziale saper scegliere l’offerta giusta. Sul mercato libero sono disponibili tantissime tariffe, tra offerte a prezzo bloccato e offerte indicizzate. Inserendo una stima dei propri consumi su SOStariffe.it si può avere un’indicazione delle migliori offerte gas del periodo proposte dai fornitori che sono partner del comparatore. Per dei risultati ancora più precisi si può anche usare il servizio di analisi della bolletta, che verifica costi e consumi e suggerisce le tariffe che garantiscono il maggiore risparmio. Oltre ad attivare l’offerta gas più adatta ai propri consumi, è fondamentale anche fare manutenzione all’impianto di riscaldamento prima dell’accensione. Per ottimizzare i consumi ed evitare gli sprechi è consigliato l’uso di pannelli riflettenti che riducono la dispersione del calore e l’uso di infissi che garantiscono l’isolamento termico della casa. È altrettanto importante, anche per evitare sanzioni, non superare la temperatura massima consentita per gli interni delle abitazioni, fissata a 19 gradi. Ricorrendo a un termostatosmart, inoltre, è possibile avere un controllo maggiore sull’impianto, gestendone il funzionamento anche da remoto ed evitando sprechi.