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Abuso di posizione dominante, Antitrust sanziona con 4 milioni di euro la Figc

REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - NOVEMBER 06: The new Nike Flight Hi-Vis ball before the Serie A match between US Sassuolo and Udinese Calcio at Mapei Stadium - Città del Tricolore on November 06, 2020 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato la Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) per un importo complessivo di oltre 4 milioni di euro (4.203.447,54 euro). 
L’Autorità ha infatti accertato che la Figc, almeno a partire dal 1° luglio 2015, ha attuato una complessa strategia escludente per rafforzare la propria posizione dominante nell’organizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico e per estenderla anche al mercato dell’attività ludico-amatoriale, in cui opera in concorrenza con gli Enti di Promozione Sportiva (EPS). 

La strategia abusiva si è realizzata innanzitutto attraverso la mancata stipula, da parte della Figc, delle convenzioni richieste dal Regolamento Eps del Coni (2014) per lo svolgimento dell’attività agonistica. Ciò ha consentito alla Federazione di precludere agli Eps l’accesso al mercato dell’organizzazione di eventi a carattere agonistico, garantendo così a sé stessa una posizione di sostanziale monopolio. 

In secondo luogo, la Figc ha usato in modo strumentale il proprio potere regolatorio, considerando illegittimamente come agonistica l’attività amatoriale svolta dagli Enti di Promozione Sportiva con atleti compresi tra i 12 e i 17 anni. Inoltre ha imposto anche per gli atleti fino ai 12 anni (per definizione non rientranti nell’attività agonistica) il convenzionamento tra la Federazione e gli Eps e la pre-autorizzazione dell’evento, limitando così la libertà delle Associazioni Sportive Dilettantistiche affiliate alla FIGC e dei loro atleti con doppio tesseramento di partecipare ai tornei organizzati dagli Eps. In questo modo è stata ridotta la capacità degli Enti di Promozione Sportiva di esercitare una sufficiente pressione competitiva sulla Federazione, ostacolando e/o indebolendo la concorrenza nel mercato dell’organizzazione di eventi ludico-amatoriali. 

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