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Abolizione superticket, gli interventi della Regione Emilia Romagna e di Lepida

Fascicolo sanitario elettronico

La legge di Bilancio per l’anno 2020 contiene al suo interno una serie di misure dedicate alla revisione della spesa sanitaria per quel che riguarda la compartecipazione degli assistiti.

Dal 1° settembre è infatti abolita la quota fissa o superticket introdotta nel 2011 a livello nazionale.

Le regioni hanno recepito tale misure impiegando diversi modelli di spesa per assicurare a tutti equità di trattamento nel servizio e di accesso alle cure.

Gli interventi di Lepida

Nello specifico, con l’avvio di settembre, si legge in una nota diffusa da Lepida, società in house della Regione, in Emilia Romagna non sarà più applicato il superticket, per nessuna fascia di reddito, e non sarà più richiesto il rilascio dell’autocertificazione relativa.

Ai cittadini, inoltre, il nuovo tesserino sanitario sarà inviato direttamente tramite Fascicolo sanitario elettronico.

A riguardo, è evidenziato in una nota, Lepida ha realizzato “le specifiche per le modifiche ai sistemi applicativi coinvolti, quali anagrafe regionale, SAR, moduli prescrittivi e dipartimentali aziendali per la gestione amministrativa delle prestazioni specialistiche ambulatoriali”.

Nel mese di agosto, si legge, “si è dato corso agli adeguamenti affinché tutti i sistemi siano in grado di gestire correttamente le nuove disposizioni”.

I passaggi in regione

Nel tempo, a partire dal 2011, la Regione Emilia Romagna ha adottato diverse misure alternative fin da subito: introducendo un sistema progressivo collegato al reddito del nucleo familiare fiscale, per l’applicazione della quota fissa per le prescrizioni di specialistica ambulatoriale e i farmaci di fascia A e di un ticket differenziato per fasce di reddito su specifiche classi di prestazioni.

La Regione ha poi anticipato l’attuale manovra nazionale già dal 1° gennaio 2019, con l’abolizione del superticket per i nuclei familiari con redditi fino a 100mila euro.

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