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Abbadia Borgo del Sole – Marsaglia (Cuneo)

Marsaglia

L’ebrezza della prima neve mi ha colto appena arrivato. Cade leggera, minuta, portata dalla brezza del mattino ma non “attacca”, per fortuna, non ho con me le catene. Mentre cade e s’imbiancano le piante disomogenee dell’Alta Langa, nel piazzale del Borgo appaiono quattro lama delle Ande, anzi cinque, uno è piccolo e lo porta Matteo, il figlio dei proprietari. Placidi, a loro agio sotto quelle punture di freddo, sembrano chiedersi: ‘Non ci credevi che stavamo qua?’. Nel mondo langarolo si trovano cose incredibili. Non molto distante dai lama del Borgo del Sole, infatti, a Cravanzana, ho scoperto Thomas Froese, un ex fotografo di Amburgo che oggi coltiva bamboo, dai quali estrae i germogli in primavera per farne foglie da tisane e una signora che raccoglie erbe aromatiche per farne spezie profumate che chiude in barattoli.

Questo è davvero un mondo a parte, di gente laboriosa e perbene che amano la natura e le gioie della vita. Non sto a dirvi dove siamo, chi non conosce le Langhe si vergogni di far parte della nostra comunità. Ho preso l’autostrada per Savona da Torino e sono uscito a Niella Tanaro, per poi dirigermi a Marsaglia per 8 km. Le indicazioni dell’agriturismo mi hanno aiutato nei 2 km successivi fino a Località Abbà. In tutto meno di 40’ proprio a esagerare.

Le sette case del borgo risalgono al 1600. Tutto è ordinato e ben tenuto. Intorno colline coperte da vigneti, boschi, prati. Siamo al confine massimo per la vigna.

Dentro l’enorme e caldo stanzone trovo Nadia Cornolti, con suo marito, ognuno occupato in qualcosa da fare. Lei raccoglie zucche che classifica e rivende quando non le utilizza nei suoi piatti casalinghi. Lui ripara, aggiusta, mantiene la struttura di 5 camere, tre doppie e due triple e l’azienda agricola con orto e 7000 mq di terreno dove vivono 20 capre, un montone e i lama di razza Saanen bianca.

Erano partiti con un’azienda di un ettaro e mezzo nel 2003 ed oggi è quasi triplicata. La vigna produce Dolcetto delle valli Monregalesi. Nell’orto e nel frutteto si raccolgono i prodotti per gli ospiti dell’agriturismo, di questa stagione sempre meno. A questo si aggiungano i conigli, una serra, due asine e una cavallina di Matteo. Mi viene da pensare a quanto sia fortunato questo ragazzo a vivere e crescere qui, tra questi animali, tra queste colline, con questi genitori cosi tranquilli e intelligenti.

Nei pressi c’è Murazzano, famosa per le sue tome e Dogliani, per i suoi vini.
Sul tavolo trovo esposte una torta di erbe selvatiche, una profumatissima marmellata di rose e una mostarda di porri della cui ricetta Nadia è gelosa. Poi peperoni al forno con bagna cauda, ravioli del plin con ripieno di ricotta e spinaci, tartufi, conigli al vino bianco, brasati al dolcetto, capretto alle erbe, semifreddi.
Tutto è rigidamente biologico e controllato.

Al solito si possono fare escursioni, trekking e passeggiate. Io mi metto in moto con la mia telecamerina a cercare storie di persone uniche, come quella di Sara Vezzi, che produce barolo a Monforte d’Alba mentre aspetta il quarto figlio o Tonino Verro, che dopo 40 anni chiude La Contea di Neive lasciando tutti gli appassionati del buon cibo orfani di lauti pasti a base di trifole.

Agriturismo Abbadia Borgo del Sole
Fraz. S. Antonio – borgata Abbà, 12060 Marsaglia (CN)
0174/787136

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