Si sono tenuti a Verona gli Stati generali dell’Efficienza energetica. Durante la tre giorni – che ha visto oltre 350 contributi da enti pubblici e privati, associazioni, imprese e cittadini – sono stati presentati i risultati della consultazione online promossa dall’ENEA con il supporto di EfficiencyKNow. L’iniziativa ha voluto dare voce a professionisti dell’efficienza energetica, aziende, associazioni, ESCo ed energy manager in prevalenza di PMI ed organizzazioni che operano a livello internazionale.
Ne abbiamo parlato con Antonio Disi, dell’Unità tecnica per l’Efficienza energetica dell’Enea.
Key4biz. Quali gli aspetti più significativi della consultazione online che l’ENEA ha promosso?
Antonio Disi. Uno degli aspetti più significativi della consultazione è stata la modalità con cui essa si è svolta. Possiamo dire di aver sperimentato un modello ‘perfetto’ di e-democracy. Fino ad oggi, nessuna delle iniziative simili aveva mai utilizzato le tecnologie informatiche per organizzare il confronto, limitandosi a forme di assemblee organizzate e gestite da associazioni o istituzioni.
L’iniziativa degli Stati Generali dell’Efficienza Energetica organizzati dall’ENEA in collaborazione con EfficiencyKNow, invece, ha rappresentato un tentativo di integrare i diversi strumenti di comunicazione, con l’obiettivo di sperimentare un vero e proprio esempio di democrazia elettronica a supporto del conseguimento degli obiettivi individuati dalla Strategia Energetica Nazionale, dal Piano Nazionale per l’Efficienza Energetica e dalla Direttiva 2012/27/UE, al fine di facilitare il passaggio dal momento programmatico a quello attuativo attraverso il coinvolgimento diretto degli operatori del settore.
Key4biz. Che si saranno sentiti come mai parte attiva di un ampio progetto?
Antonio Disi. Sì, l’altro aspetto, infatti, è l’enorme interesse mostrato dai partecipanti agli Stati Generali che dà la misura di quanto sia grande la voglia di costruire insieme strumenti efficaci per l’attuazione delle politiche nazionali di efficienza energetica. Ma c’è anche una voglia di parlarne in maniera diversa, più diretta e immediata ed è quello che abbiamo provato a mettere in pratica con la sfida dell’EE. Non solo un confronto tra community e istituzioni, ma anche e soprattutto per il nostro Paese e per il raggiungimento degli obiettivi che si è prefissato a livello europeo.
Key4biz. La proposta più innovativa qual è stata?
Antonio Disi. Vista l’ampia partecipazione, le proposte sono state tantissime e tutte molto interessanti. Dovendo sceglierne qualcuna, segnalerei il potenziamento dei modelli a rete di generazione distribuita anche grazie a Internet of Things, la rete delle cose in cui gli oggetti diventano intelligenti e comunicano fra di loro, accedendo alle informazioni aggregate da parte di altri e modulando in tal modo il proprio consumo di energia. O, anche, banche che vogliono assumere il ruolo di ESCO gestendo l’intero processo che parte dall’acquisto, alla riqualificazione energetica fino alla vendita o locazione degli immobili. Nel Forum dedicato ai Condomini sono emerse proposte che riguardano Incentivi concessi sulla base dell’effettivo risparmio di energia e dimensionati temporalmente per consentire la programmazione e la realizzazione di interventi significativi. Infine il turismo, uno dei principali settori della nostra economia, che può diventare veicolo di informazioni verso un’utenza di notevoli dimensioni portando il concetto del risparmio non solo all’interno delle proprie strutture, ma anche nelle case dei consumatori finali.
Key4biz. A Verona che cosa è emerso di rilevante?
Antonio Disi. Abbiamo voluto innovare anche la modalità di presentazione dei risultati rendendo il tutto più dinamico e liquido, come la rete d’altronde. Abbiamo organizzato una sfida con tanto di arbitro, giudice e cronometro fra i membri della community che hanno partecipato alla consultazione ed esperti italiani del settore, scelti dal mondo delle istituzioni, degli enti di ricerca e delle università. Tra le centinaia di partecipanti alla community sono stati individuati quattro casi studio italiani che potessero rappresentare alcune esperienze di successo nel campo dell’efficienza energetica e della sharing economy: Car2GO, Cantine Salcheto, HabitaMI e RELACS – Energia pulita per il Turismo.
Key4biz. Qual è stato il loro ruolo?
Antonio Disi. I rappresentanti di questi progetti hanno sfidato i cinque esperti chiedendo loro chiarimenti riguardo la semplificazione normativa, i sistemi di finanziabilità, la comunicazione e la formazione nel campo dell’efficienza energetica, che allo stesso tempo hanno fornito spunti e stimoli partendo dalle loro esperienze. Potete leggere alcuni dei risultati più rilevanti in queste infografiche realizzate ‘in diretta’ durante le sfide dalla bravissima collega Paola Carabotta. Anche questo è stato un modo diverso per sintetizzare i risultati lasciando ai partecipanti, alla fine della sfida, un’immagine da portarsi via fotografandola con il proprio smartphone.