Rete pubblica, unica e wholesale only. Fratelli d’Italia con Alessio Butti, responsabile Tlc del partito, ribadisce la propria posizione sulla rete unica, il cui dibattito sta infiammando quest’estate 2020, e chiede all’esecutivo di essere trasparente e di agire nell’interesse nazionale.
“Il governo, sul tema rete unica di Tlc, ha perso tempo”, dichiara Butti, spiegando “è passato più di un mese dall’approvazione, in Parlamento, della mozione FdI sulla rete “unica, pubblica e non verticalmente integrata” che prevedeva la convocazione di un tavolo tecnico per elaborare una strategia che mettesse a frutto il dibattito, con relative proposte, da noi animato alla Camera dei Deputati”.
Infatti, il 16 luglio scorso alla Camera è stata approvata la mozione che impegna l’esecutivo ad aprire un tavolo con operatori e istituzioni per perseguire tutte le strade possibili per la costituzione di un solo grande network nazionale delle tlc.
“Manca dal Governo un’agenda chiara e di esclusivo interesse nazionale”
“Il governo, dilaniato anche in questo caso da evidenti fratture al suo interno, ha preferito interferire in modo improprio nelle dinamiche di una azienda privata (TIM)”, ha continuato Alessio Butti, “piuttosto che dettare a operatori e mercato un’agenda chiara e di esclusivo interesse nazionale.
Mi sembra palmare la mancanza di visione strategica del governo Conte che ha preferito attendere e interferire nelle scelte dell’ex monopolista TIM piuttosto che seguire le linee guida votate dal Parlamento che, tra le altre cose, prevedono la convocazione del tavolo degli stakeholder”.
L’irrituale intrusione del Governo nel CdA di Tim del 4 agosto
Il responsabile Tlc di Fratelli d’Italia ha continuato a puntare l’indice contro l’esecutivo e il riferimento è all’irrituale intrusione nel CdA Tim del 4 agosto: “Il governo continua a predicare confusamente e quindi a razzolare alla cieca piuttosto che agire in modo trasparente nell’esclusivo interesse del Paese. Non si fa strategia nazionale senza trasparenza. Difficile adottare le scelte giuste senza conoscenza delle regole del settore”.
Dunque, Fratelli d’Italia ribadisce che la rete tlc “unica, pubblica e non verticalmente integrata” rappresenta un’esigenza imprescindibile per il sistema Paese frenato dal digital divide imposto dall’indugio perenne del governo. “Gli interessi delle lobby governative non frenino più lo sviluppo tecnologico di cui il Paese ha bisogno per la modernizzazione delle attività produttive e per il rilancio dell’economia”, ha attaccato ancora Butti.
“Positiva la posizione chiara del Mise”
“Il governo”, conclude il deputato di Fratelli d’Italia, “non si sottragga a questo obbligo politico ed etico. Tuttavia è positivo che il MiSE abbia preso una chiara posizione, ribadendo le proprie competenze funzionali sul settore delle telecomunicazioni, impropriamente assunte dal MEF, che quanto a rete unica ha competenze solo in base alle partecipazioni finanziarie in alcuni dei soggetti coinvolti, come CDP ed Enel. Un flebile segnale che può aiutare a trovare le giuste soluzioni anche da noi auspicate di un controllo dello Stato non solo in termini di percentuale di partecipazione, ma anche, e ancor di piu, in chiave di gestione e controllo”.