Mondo
di Flavio Fabbri
Il 2014 è l’anno della mobilità condivisa e nello specifico del car sharing. E’ quanto affermano i ricercatori di Frost & Sullivan, che vedono dalla fine di quest’anno un nuovo e significativo trend globale che coinvolgerà progressivamente tutte le più grandi città del pianeta.
Da 3,5 milioni di cittadini utenti di car sharing, nel 2013, siamo passati a quasi 5 milioni di utilizzatori di tale servizio, con una stima di crescita pari al 52% annuo fino al 2020.
Mobilità condivisa significa meno automobili in circolazione, meno stress per gli automobilisti, risparmio di consumi di energia e di costi, minore emissione di CO2 e altri inquinanti nell’ambiente urbano e in atmosfera, per questo quasi tutte le città del mondo si stanno dotando di servizi di car sharing (e bike sharing).
Tra sei anni, secondo Frost & Sullivan, saranno più di 500 mila i veicoli a disposizione della mobilità urbana condivisa, contro i 70 mila attuali.
Le città più sostenibili, che hanno investito di più nella mobilità condivisa e nella qualità della vita dei cittadini, sono quelle degli Stati Uniti, della Germania, del Giappone (che insieme rappresentano oltre il 70% dell’intero mercato mondiale).
L’Italia sta scalando velocemente la classifica, riporta F&S, grazie alle nuove piattaforme Car2Go e Enjoy, che assieme hanno visto in meno di un anno aumentare i fruitori da neanche 30 mila a più di 130 mila, soprattutto tra Roma e Milano.
Car2Go, Zipcar, Hertz, Phillycarshare, iGo, Autoshare, Citeecar, sono solo alcune delle aziende esaminate dallo studio e che in città come Berlino, Londra, Indianapolis, New York, Amburgo, Tokyo, Seoul, Hong Kong, stanno già offrendo servizi di car sharing con ottimi risultati.