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Smart city, il futuro delle città intelligenti è mobile

Italia


di Flavio Fabbri

 

Viviamo gran parte del nostro tempo in mobilità. In città, ma anche fuori dalle aree urbane, comunicare durante gli spostamenti è fondamentale per chiudere affari, studiare, fare shopping, prenotare un servizio e fissare appuntamenti.

 

Per questo la GSMA (Groupe Speciale Mobile Association), in collaborazione con e l’Università di Sheffield, ha sviluppato di recente uno smart cities index calibrato su 31 indicatori in grado di misurare la crescita economica, infrastrutturale, amministrativa e sociale relativa all’applicazione di tecnologie mobili alle città intelligenti.  

 

Un’estesa ed efficiente rete di infrastrutture mobili è un supporto primario per lo sviluppo di un mercato digitale dei servizi e delle applicazioni, maturo e avanzato. Una grossa fetta dell’economia digitale delle smart city è legata proprio alle tecnologie mobile e ai servizi collegati.

 

Tali soluzioni e le reti dedicate rappresentano, secondo gli esperti di Sheffield, le architetture portanti delle future mobile-connected smart cities. Un team di ricercatori interdisciplinare, guidato dal professor Peng, dal professor Tim O’Farrell (Department of Electronic and Electrical Engineering) e dal Dr Mariam Kiran (Department of Computer Science), tutti dell’ateneo britannico, lavorerà nei prossimi mesi alla stesura di una prima classifica di città/smart city caratterizzate dallo sviluppo di un’economia di questo tipo.

 

Secondo il professor Kiran, “Nei prossimi anni le reti mobili e le loro evoluzioni rappresenteranno uno spartiacque fondamentale per lo sviluppo delle smart city in tutto il mondo e il nuovo ranking servirà ad avere un primo quadro di riferimento sullo stato dell’arte“.

 

Siamo interessati a rilevare e valutare l’estensione del business legato alla nascita delle prime mobile-connected smart cities – ha commentato Peng – un fenomeno economico fondamentale per lo switch-off delle città intelligenti, soprattutto per alcune città al momento in fase economica recessiva“.

 

Tra i primi centri urbani presi in esame dal team, in tutto 11 (tra cui San Francisco, New York, Amsterdam, Berlino, Helsinki, Singapore, Hong Kong, Seoul), ci sono Barcellona, Shanghai e Dubai. Tre diversi modelli di città intelligente, accomunati dallo sviluppo di soluzioni mobili per promuovere e diffondere servizi ai cittadini e le aziende: mobile data, reti e device NFC, smart video surveillance, city-sponsored mobile apps, infrastrutture mobile ultrabroadband.

 

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