Italia
di Flavio Fabbri
Il futuro deve essere più ‘green oriented‘ e il nostro Paese comincia muoversi verso questa direzione, con nuove scelte di governance e una maggiore iniziativa dal basso.
A Milano ha preso vita nei giorni scorsi l’iniziativa “Green Know-How Community“, promossa dalla Camera di Commercio di Milano, dalla Regione Lombardia e dal Sistema camerale lombardo nell’ambito dell’Accordo di Programma Competitività.
Una smart community composta da imprese, professionisti, centri di ricerca pubblici e privati lombardi che si occupano di ambiente e che insieme cercano nuove opportunità di business e di sviluppo nell’ambito della ‘green economy’.
Sulla strada di una maggiore sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica si pone invece il nuovo decreto legislativo approvato dal Governo, i primi di aprile, in attuazione della direttiva europea 2012/27/Ue finalizzata alla promozione nei Paesi membri delle soluzioni smart energy.
“La sfida dell’efficienza energetica – ha sottolineato il Ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti – può rappresentare un volano per la ripartenza del Paese, perché innescherà lavoro e quindi sviluppo sia nel pubblico che nel privato nell’ambito della Green Economy. Otterremo così, in prospettiva, un rilevante risparmio sia ambientale, in termini di minori emissioni di gas serra e polveri sottili, che economico grazie al minore consumo di energia“.
“Consumare meno e meglio: un’economia più efficiente sotto il profilo energetico è la chiave di volta per rilanciare la crescita economica e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro connessi alla diffusione di soluzioni tecnologiche innovative“, ha invece commentato il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi.
Il decreto legislativo, proposto dal Premier Matteo Renzi, assieme al ministro dello Sviluppo economico Guidi e al ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare Galletti, si pone il fine di favorire l’efficienza energetica nella Pubblica Amministrazione centrale, nell’edilizia pubblica e privata, nei processi produttivi/industriali, nella rete di distribuzione energetica.
Il decreto stanzia, in un periodo di tempo che a dal 2014 al 2020, ben 800 milioni di euro, che potranno essere spesi per la riqualificazione energetica degli immobili pubblici e per conseguire l’obiettivo di riduzione dei consumi di energia al 2020 già fissato dalla Strategia energetica nazionale.