Spagna
di Flavio Fabbri
Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha lanciato in Europa e nel mondo la sua nuova idea di città intelligente ed innovativa, basata soprattutto su una rinnovata centralità della figura del cittadino e sull’efficienza energetica e la mobilità sostenibile.
Invitato al “Foro de la Nueva Ciudad (Forum Smart City)” di Madrid, evento interno alla manifestazione “Nueva Economía Fórum“, il primo cittadino della Capitale ha dichiarato nel suo intervento che “La nostra visione di smart city ha nella sostenibilità e nell’innovazione il cuore delle sue azioni: vogliamo che Roma torni ad essere una città all’altezza del suo ruolo nel mondo in una dimensione di modernità“.
Un obiettivo legittimo, ma non semplice da realizzare, per le difficoltà di reperire fondi e di trovare una forte convergenza politica sui progetti. Gli oltre 800 milioni di disavanzo di bilancio, che Marino ha ereditato dalla precedente amministrazione di centro destra e denunciato ad inizio mandato, sono un primo grande ostacolo che la sua squadra deve affrontare nell’immediato.
La Commissione capitolina dedicata alla smar city è il perno attorno a cui la giunta vuole far ruotare i principali progetti legati ai trasporti, all’ambiente, all’efficienza energetica. “L’idea di trasformare Roma in una città intelligente è essenziale per il futuro stesso dell’urbe“, ha affermato Marino, che ha aggiunto: “cultura, storia, giovani, innovazione economica e sociale sono fattori chiave su cui investire per far rinascere la Capitale e far tornare Roma tra le grandi metropoli del mondo“.
Città che nei prossimi venti anni vedranno aumentare la popolazione di oltre il 20% e che devono fin da subito pianificare strumenti e percorsi virtuosi per affermarsi come motori dell’economia, del cambiamento e della modernizzazione di intere regioni.
“Abiteranno più persone in città che nei territori limitrofi – ha spiegato il sindaco di Madrid, Ana Botella – indipendentemente dall’orientamento politico e dagli interessi di parte, tutti dobbiamo collaborare e lavorare per trovare soluzioni efficaci finalizzate a risolvere i problemi relativi all’inquinamento, alla disoccupazione, all’istruzione, alla mobilità sostenibile e all’inclusione sociale“.
La crisi economica in atto in tutta Europa, e che vede maggiormente coinvolti i Paesi del Mediterraneo, come l’Italia e la Spagna, sta determinando crescenti tensioni sociali e forti disuguaglianze.
La crisi economia è di fatto una crisi sociale, con il risultato che la tenuta della società è messa in dubbio ogni giorno di più, dalla mancanza di risposte politiche, di risorse economiche e di soluzioni concrete ai problemi delle persone.
Riguardo all’aumentare delle manifestazioni in centro e dei relativi disagi alla circolazione dei mezzi pubblici e privati, Marino ha ribadito la volontà di far rimanere Roma una “città aperta” e ha affermato: “abbiamo scelto la strada del dialogo e finora ha funzionato. Credo che una capitale abbia necessità di contare su risorse aggiuntive, ma è anche il luogo dove la cittadinanza abbia diritto a manifestare il suo dissenso“.