Italia
In occasione della Mobility Conference di Milano, Assolombarda ha presentato il repertorio “89 idee per una città più intelligente“: una guida per trasformare il capoluogo milanese in una moderna metropoli europea, ma valida per qualsiasi progetto smart city d’Italia.
Al repertorio hanno aderito da subito 35 aziende associate e altre se ne aggiungeranno nel tempo. Tra queste alcune delle più importanti realtà tecnologiche attive del nostro Paese: Telecom Italia, Vodafone, Italtel, Siemens, IBM, Quantum, Epson, Enel, ABB, A2A, Accenture, Cisco.
Un’iniziativa che è andata crescendo nel corso del 2013 e in cui Assolombarda ha voluto convogliare una serie di proposte progettuali e di best practice delle proprie associate sulle tematiche legate alle smart city.
L’obiettivo immediato è stato quello di mettere a punto e presentare al Comune di Milano e alla Camera di Commercio (già impegnate nel progetto di governance della futura smart city) una prima raccolta di progetti innovativi che possano essere assunti come punto di partenza per avviare la costruzione di una Milano più intelligente, così da consentire la valorizzazione delle economie di scala ottenibili dal riuso e dall’integrazione di infrastrutture tecnologiche presenti sul territorio, incluse quelle che saranno lasciate in eredità da Expo 2015.
L’inizio di un percorso pienamente coerente con il piano strategico che, è scritto sul magazine online di Assolombarda, l’associazione e il suo presidente, Gianfelice Rocca, hanno voluto darsi per il triennio 2014-2016 e che, non a caso, è dedicato a “Far volare Milano“.
Tra le 89 idee per una smart city ci sono progetti dedicati a smart energy ed efficienza energetica, sostenibilità ambientale, mobilità sostenibile e trasporti intelligenti, ICT, security ed ehealth.
La partnership tra imprese e la collaborazione pubblico-privato sono i driver strategici per il successo delle iniziative: il 60% dei progetti vede coinvolti più soggetti.
Più del 20% di questi è realizzato o in corso di attuazione all’estero e tra i fattori di successo emergono l’innovatività e la disponibilità di incentivi e/o finanziamenti pubblici e privati. Tra le principali preoccupazioni emerse tra i partner del progetto, invece, c’è la scarsa interlocuzione con i soggetti istituzionali, ancora non preparati e poco informati.
(F.F.)