Cina
È la città più grande del mondo, con i suoi 35 milioni di abitanti, e presto potrebbe diventare una delle più imponenti smart city dell’intero pianeta. Si tratta di Chongqing, municipio autonomo della Repubblica Popolare Cinese, con un’estensione metropolitana pari al territorio della Corea del Sud e a un terzo di quello italiano.
Grazie ad un accordo tra l’amministrazione pubblica della città e la multinazionale giapponese NEC, siglato lo scorso dicembre, nasce la nuova NEC Chongqing. Il capitale inziale di cui è dotata la joint venture è di 7 milioni di dollari e nei prossimi 5 anni saranno 200 gli impiegati assunti.
Una megalopoli su cui Pechino punta per sviluppare l’intera Cina occidentale (quella più interna e arretrata) e attrarre investimenti stranieri. L’obiettivo annunciato è trasformare l’economia industriale prevalente nell’area in chiave digitale, a partire dalle infrastrutture di comunicazione.
Secondo i dirigenti NEC, serve subito realizzare un hub IT & cloud per avviare l’innovazione tecnologica necessaria alla nascita di startup moderne e produttive e di un mercato dei servizi avanzato. Punto successivo in agenda sarà invece la formazione dei nuovi dirigenti e professionisti delle comunicazioni informatiche e digitali, per favorire la nascita di nuove imprese orientate all’innovazione tecnologica.
A riguardo, a marzo 2014 sarà presentato il nuovo “Chongqing International Cloud Institute“, con lo scopo di formare nuove figure professionali nel campo dell’ICT, dell’efficienza energetica e delle nuove tecnologie dedicate alle smart city.
Il mercato dei servizi e le applicazioni che ne nascerà sarà centrale per rivoluzionare l’esperienza dei cittadini di Chongqing nel rapporto con l’amministrazione pubblica (suddivisa in 1260 Comuni urbani) e tra questa e le aziende.
I primi data center per i servizi di cloud computing alle imprese saranno attivi già ad aprile prossimo, mentre sempre nello stesso mese saranno offerte numerose soluzioni ICT per clientela business.
Entro la fine del 2014, infine, sono previsti interventi infrastrutturali per la realizzazione di più smart cities nell’area (in cui operano già Cisco e ABB), per il lancio di progetti di smart communities, per lo sviluppo di piattaforme di egovernment, per i trasporti intelligenti, per la prevenzione di disastri naturali e dovuti all’attività umana, per la generazione di energia pulita e la costruzione di smart grid (per elettricità, gas e acqua).