Italia
L’aeroporto di Milano-Malpensa è lo scalo merci più grande d’Italia. Nel 2012, l’area cargo ha visto passare oltre 400 mila tonnellate di merci, il doppio dell’intera nazione. Un flusso in crescita costante, che necessita però di rilevanti interventi infrastrutturali e tecnologici non più rimandabili.
Mancano meno di due anni a Expo 2015, per quella data è fondamentale aver dotato Malpensa delle soluzioni più innovative in termini di una piattaforma informatica che consenta l’integrazione e la condivisione delle informazioni tra tutti i soggetti interessati.
A questo mira il protocollo denominato “Malpensa-Smart City delle merci“, firmato a Palazzo Lombardia dal presidente della Regione, Roberto Maroni, dal presidente di Sea Spa, Pietro Modiano, da quello di Anama, Marina Marzani, e di Assohandlers, Simone Marini, per avviare la fattibilità e realizzare così l’ecosistema digitale aeroportuale. Dalla sua entrata in funzione, ci si attende la riduzione dei tempi di processo e la semplificazione delle operazioni.
Il progetto prevede, entro la primavera del 2014, il rilascio di una roadmap e la definizione della struttura di sistema, con l’individuazione e lo sviluppo di software e hardware, il collaudo e il rilascio della piattaforma informatica. L’ecosistema digitale Malpensa Smart City dovrebbe essere pronto nei primissimi mesi del 2015, in tempo per l’inaugurazione dell’Esposizione Universale di Milano 2015.
Come ha spiegato Maroni: “Siamo interessati a favorire lo sviluppo di Malpensa, che ha circa il triplo di volume di traffico merci rispetto a Fiumicino, e di tutto il sistema aeroportuale lombardo, che rappresenta un polo centrale per la Lombardia. Le nostre attività dovranno intensificarsi in vista di Expo e, infatti, questo protocollo ‘Malpensa-Smart city delle merci’ entrerà in funzione nel gennaio 2015, proprio per essere pronto prima di Expo, e potrà diventare un modello, che poi potrà essere utilizzato in altre realtà“.
Regione Lombardia, ha spiegato l’assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, Alberto Cavalli, ha già avviato un’azione sperimentale di semplificazione delle procedure, rivolgendosi alla componente della Pubblica amministrazione, che ha consentito di contrarre i tempi di ispezione e di sdoganamento fino al 50 per cento: “Nostro obiettivo di lungo termine è la creazione di una vera e propria smart region“.
Il protocollo ha quindi lo scopo di far diventare Malpensa la città intelligente dei cargo, in modo che gli operatori, la società che gestisce Malpensa e i vettori abbiano “le informazioni sufficienti per ridurre i tempi e abbattere i costi, a tutto vantaggio del sistema cargo di Malpensa“.
Oltre 500 mila tonnellate di merce, che hanno origine dall’Italia e che sono destinate al nostro Paese, utilizzano in realtà altri aeroporti europei, con una perdita di quasi 5 miliardi di euro, tra ritardi ed inefficienze nel nostro sistema di import-export.