Italia
Si occuperà delle città del futuro e della loro crescita, il nuovo network di ricerca italiano battezzato durante il workshop nazionale di Urban Europe Research Alliance (UERA), che si è tenuto la settimana scorsa presso la sede dell’ENEA.
Un’iniziativa che rilancia con più forza i temi attuali delle smart city di tutto il mondo, come l’architettura ecosostenibile, l’ingegneria delle nuove costruzioni, la tutela dell’ambiente, la crescita demografica urbana, le dinamiche delle città, l’innovazione e l’inclusione sociale, capitale culturale e capitale sociale, mobilità alternativa, lotta all’inquinamento, riduzione dei consumi, efficienza energetica e tanto altro.
Grazie alla nascita dell’UERA, nell’ambito della Joint Programming Initiative Urban Europe (JPI UE), anche nel nostro Paese prende vita una rete di interazioni e scambi d’esperienze tra enti di ricerca e Università, per creare una visione strategica europea d’interventi in ambito urbano, incoraggiando lo scambio tra gli operatori del settore.
Rafforzare e valorizzare la ricerca e l’innovazione sui temi urbani è lo scopo del Joint Programming Initiative Urban Europe, organizzazione che coinvolge 12 Stati membri, tra cui Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Italia, Olanda, Norvegia, Svezia e Turchia, tutti impegnati nel creare città attraenti, sostenibili, vivibili ed economicamente accessibili.
Quattro i driver che guidano il programma JPI UE: economia, società, trasporti ed ecologia. Scopo ultimo del progetto e del lavoro dei partner europei è la promozione di un modello di sviluppo urbano sostenibile, in chiave smart city, che parta dall’integrazione dei 4 temi appena menzionati.
Il network italiano dedicato alla ricerca e l’innovazione sarà utile anche per sopperire alla frammentarietà delle politiche europee per lo sviluppo sostenibile in ambiente urbano e favorire la nascita di un collegamento strategico tra le diverse realtà che operano nei campi della sostenibilità urbana, della crescita, dell’inclusione sociale e dell’innovazione tecnologica.
Pertanto, per far fronte alle prossime sfide, è sempre più necessario affrontare le questioni urbane da una prospettiva più ampia, combinando la generazione di conoscenza con la diffusione di politiche e coinvolgendo tutti gli stakeholders di sistema.
(F.F.)