Europa
Cresce il mercato delle telecomunicazioni mobili in tutto il mondo e anche in Europa. Un settore vitale che, nonostante la crisi economica e le incertezze finanziarie, ancora sostiene le economie nazionali, garantendo impiego ed investimenti.
Nel nostro continente i ricavi del settore scenderanno del 16% entro pochi anni, a 146 miliardi di euro nel 2017, contro una crescita generale del 4% a livello mondiale (leggi articolo su Key4biz). I dati sono stati presentati dalla GSMA in occasione di Mobile 360 Europe a Bruxelles, evento di settore quest’anno dedicato anche alla ‘connettività’ applicata alle città, alla nostra quotidianità e all’Europa tutta nel suo insieme (economia, cultura, società, politica).
Alla manifestazione ha partecipato anche il commissario europeo per l’agenda digitale, Neelie Kroes, che ha ampiamente parlato di smart city, connettività e produttività, legando il maggiore utilizzo di ICT, in ambito urbano, alla crescita economica e all’offerta di nuovi posti di lavoro in tutta l’Unione europea.
“L’ICT e le tecnologie digitali hanno un ruolo chiave nella nascita di città efficienti e autonome, da un punto di vista dei servizi ai cittadini, dell’edilizia avanzata, dello smaltimento dei rifiuti, ma soprattutto nella gestione delle reti energetiche, delle risorse idriche e degli spazi verdi“. Un ecosistema che diviene più interattivo e multipiattaforma, che deve integrare innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, cittadinanza e Pubblica Amministrazione. “Il rapporto tra gli enti pubblici e i cittadini deve essere orizzontale, aperto e bidirezionale – ha spiegato la Kroes – non è possibile pensarlo diversamente, perché i nuovi mezzi di comunicazione di cui disponiamo tutti, comunemente definiti smart device, offrono funzionalità avanzate e nuove opportunità di crescita: comunicativa, personale, sociale, culturale, economica e civile: i cittadini devono poter partecipare alla vita pubblica e alla crescita collettiva“.
Il commissario ha ricordato come studi recenti hanno dimostrato quanto e come l’ICT e le tecnologie mobili consentano ricavi miliardari per le imprese, grazie anche all’app economy, che a sua volta garantisce centinaia di migliaia di posti di lavoro, “una novità che non è frutto di scelte governative, ma di un nuovo paradigma di mercato che vede l’industria sostenere le startup, con l’obiettivo di andare in contro alle esigenze del consumatore, offrendo servizi di nuova generazione e di qualità in tutta Europa, senza impedimenti burocratici o ostacoli regolatori“.
Per fare in modo che questo accada, ha dichiarato la Kroes, è necessario mantenere e supportare un adeguato livello di connettività nelle nostre città e nelle smart city, “lo necessitano i cittadini e le aziende, ne ha bisogno la nostra economica, ed è per questo che nei prossimi giorni presenterò un nuovo piano per l’Europa conness,a che possa contare su una piattaforma integrata ed estesa di unified telecommunication“.
Una posizione netta del commissario a favore di un’Agenda digitale europea che sappia guardare avanti e sappia rinnovarsi nel tempo, sfruttando il potenziale delle telecomunicazioni e delle nuove tecnologie ICT, a partire dalla Wi-Fi, dagli Open Data, dai Big Data, dal cluod e la rete mobile 4G/5G. C’è da razionalizzare l’uso dello spettro radio, evitando sprechi, perché è una risorsa per sua natura limitata e che già ora da un contributo di circa 270 miliardi di euro all’economia comunitaria (fonte Plum Consulting).
La connettività deve essere messa a fattore comune per un rilancio vero e concreto dell’economia europea. Un prerequisito fondamentale affinchè le telcos riescano ad investire e offrire servizi al cliente ovunque esso si trovi nell’Ue, con la massima qualità e convenienza. Le smart city sono un ottimo esempio di città connesse e digitali e il progetto ‘Smart cities and Community’ aveva proprio tale obiettivo: “creare partnership virtuose e innovative tra aziende, PA e cittadini”.
La scorsa settimana la Kroes ha anche presentato il Future Internet Lab, centro di ricerca per lo sviluppo dell’app economy e l’innovazione tecnologica applicata a diversi settori delle comunicazioni elettroniche e digitali, relative a trasporti, media, sanità, istruzione. Le smart city sono il nostro futuro di cittadini, di imprenditori, di innovatori, di comunità, “non dobbiamo solamente sostenere l’innovazione come prodotto, ma come processo ed opportunità“, ha concluso la Kroes, che ha promesso il massimo impegno, suo e della Commissione, per un’Europa digitale e connessa, aperta a tutti e che sappia guadare al futuro con fiducia.
(f.f.)