Italia
Uscire dall’emergenza seguita al tremendo sisma del 2009 per ritornare a crescere, in maniera nuova rispetto al passato:, più sostenibile, efficiente, lungimirante, legata al territorio e le sue peculiarità. È quanto stabilito dallo “Smart city agreement“, siglato dal Comune dell’Aquila e il Coordinamento dei comuni del cratere per sostenere un processo condiviso di rigenerazione di tutta l’area e di trasformazione dei centri urbani colpiti dal terremoto in smart city.
Un territorio vasto, difficile, per la maggior parte montuoso, che però potrà ospitare città tecnologicamente avanzate, capaci di coniugare lo sviluppo economico con il rispetto dell’ambiente, riducendo gli sprechi e ottimizzando l’uso delle risorse, agevolando e semplificando la vita ai cittadini.
L’accordo, sottoscritto tra l’assessore comunale Alfredo Moroni e il coordinatore dei Comuni del Cratere, Emilio Nusca, alla presenza del Sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, prevede un impegno reciproco basato, recita un comunicato dell’ente: sullo scambio di informazioni, sulla collaborazione e sulla promozione presso gli Enti locali, la Regione Abruzzo e l’Unione Europea del paradigma “smart city”, non solo nell’ambito degli aspetti ordinari del governo del territorio, ma ancor di più nelle tematiche relative alla ricostruzione post-sisma.
“Al giorno d’oggi, infatti – ha affermato nel documento l’assessore Moroni – è necessario un ripensamento dell’intero governo del territorio: gli Enti Locali si trovano ad affrontare la sfida di una società sempre più tecnologica e sempre più rinnovata rispetto ai modelli di governance del passato”.
Centrale è ovviamente la sfida della gestione del territorio, come detto rurale e quindi complesso in termini di infrastrutture e di interventi: ” In questo quadro è necessario ripensare l’azione dei Comuni rendendola adatta a gestire il territorio e a regolare i nuovi scenari che nascono dall’integrazione della tecnologia nella vita quotidiana del cittadino“.
“Smart City – si legge ancora – risulta, ad oggi, il modello di riferimento per un’amministrazione moderna ed efficace. E’ naturale quindi, in questo contesto, fare rete tra le varie realtà territoriali, connesse tra di loro da fenomeni culturali ed economici, che sono il sostrato connettivo di un territorio quale quello del Cratere sismico. Inoltre le necessità della ricostruzione e le opportunità che da essa scaturiscono sono appuntamenti che le amministrazioni non possono e non devono mancare“.
(f.f.)