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Cresce senza sosta il mercato smart city a livello globale e Navigant Research stima nel 2020 un giro di affari di circa 120 miliardi di dollari. Un vero e proprio boom di domanda e offerta di tecnologie e servizi dedicati alle città del futuro, di un futuro però molto vicino, visto che già nel 2012 tale mercato valeva più di 6 miliardi di dollari.
A guidare il settore, secondo il nuovo Rapporto “Navigant Research Leaderboard Report: Smart City Suppliers“, c’è un gruppo di giganti dell’ICT mondiale, seguito da noti e meno noti competitor. Leader in assoluto del mercato smart city, secondo lo studio, è stata riconosciuta IBM, seguita da Cisco, Siemens, Schneider Electric, Hitachi, Accenture, Toshiba, General Electric.
Il Rapporto però suddivideva il mercato in ‘Leaders’ e ‘Contenders’, che abbiamo appena visto, a cui si affiancavano le aziende ‘Challengers’, di cui fanno parte altri grandi brand dell’elettronica e dell’informatica, tra cui Microsoft, Oracle, Capgemini, SAP, ABB, Atos, LG.
Si tratta di imprese globali attive praticamente nelle principali città del mondo e presenti come partner nei maggiori progetti smart city fin qui annunciati: Amsterdam, Barcellona, San Francisco, Dublino, Oakland, Madrid, Lione, Rotterdam, New York, Vienna e, in Italia, Bolzano, Milano e Reggio Emilia.
Il documento è stato realizzato prendendo in considerazione tutti i settori ed i segmenti produttivi del panorama smart city, dall’energia all’acqua, dai trasporti all’edilizia, dalle smart community all’ambiente, dall’inquinamento alle infrastrutture critiche. Tutte le tecnologie ed i servizi messi in campo della aziende sopra menzionate hanno concorso alla nascita del Rapporto e della classifica ivi contenuta.
La posizione di leader di IBM, spiega Navigant Research, è stata la conseguenza dell’impegno dell’azienda per l’innovazione tecnologica dei centri urbani di ogni dimensione ed in tutto il mondo, con investimenti in ricerca e sviluppo, in innovazione di prodotto e nella collaborazione tra aziende e Pubblica Amministrazione.
Il nuovo processo di urbanizzazione di massa, le minacce apportate dai cambiamenti climatici, dall’impatto delle attività umane e dall’inquinamento crescente, hanno richiesto un maggiore impegno di risorse nella fornitura di tecnologie e soluzioni e le aziende inserite nella classifica hanno dimostrato di aver fatto bene e meglio degli altri competitor, in termini di quote di mercato conquistate, di prestazione di prodotti e servizi, di integrazione tecnologica, di marketing e investimenti.
(f.f.)