#PUMS: mobilità sostenibile, a Milano un confronto aperto sul futuro

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Milano smart city parte dal recupero si spazi da destinare ai cittadini, al servizio di trasporto pubblico e alla mobilità alternativa (biciclette e veicoli elettrici). Fissati i 10 punti strategici del nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.

Italia


Smart City Mobilità Sostenibile

Negli ultimi anni poco si è fatto a Milano in termini di mobilità sostenibile e introduzione di soluzioni smart mobility/eMobility per il trasporto pubblico e la gestione efficace del traffico cittadino. L’incontro di oggi a Palazzo Marino ha ufficialmente aperto il confronto pubblico sul nuovo Piano urbano per la mobilità sostenibile (PUMS).

 

Dopo oltre 10 anni, infatti, il Comune di Milano ha deciso di rivedere le strategie per la mobilità del futuro, puntando l’attenzione sui temi della sostenibilità. Il PUMS, documento fondamentale per Milano, verrà redatto attraverso un confronto aperto con la città, gli enti locali, gli operatori coinvolti e un comitato scientifico, sulla base di alcune linee di indirizzo strategiche, tra cui: ‘Milano città metropolitana’, ‘Trasporto pubblico’, ‘Servizio ferroviario’, ‘Accessibilità nelle trasformazioni urbane’, ‘Sicurezza, pedonalità, isole ambientali’, ‘Ciclabilità’, ‘Sosta e parcheggi’, ‘Per una mobilità intelligente’, ‘Logistica urbana delle merci’ e ‘Città senza barriere’.

 

Un confronto che vedrà partecipare attivamente l’amministrazione pubblica milanese, gli enti locali, le aziende, gli esercenti, le associazioni sul territorio e i cittadini. Tanti gli interventi in mattinata sugli argomenti menzionati, tra cui in sindaco di Milano, Giuliano PisapiaErasmo D’Angelis, Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pierfrancesco Maran, Assessore alla Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua pubblica, Energia della Città di Milano, Cristina Tajani, Assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca della Città di Milano, Basilio Rizzo, Presidente del Consiglio comunale, e i componenti del Comitato Scientifico, Patrizia Malgieri, Andrea Boitani, Alfredo Drufuca, Mario Zambrini Marisa Galbiati.

 

Come ha dichiarato il Sottosegretario D’Angelis: “Abbiamo una grande opportunità, quella di passare dal dominio anche culturale dell’auto privata che sottomette tutto il resto anche in termini di “spazi fisici” (siamo al record di 61 veicoli per ogni 100 italiani neonati compresi) al primato del trasporto pubblico con il dominio della cura del ferro (tramvie e metropolitane), con più aree pedonali e più ampie zone a 30 km/h, mobilità leggera con piste ciclabili funzionali ai percorsi casa-scuola-lavoro-mercato, tutela dell’utenza debole come pedoni, ciclisti e motociclisti anche con le opportune modifiche del Codice della Strada“.

 

Un primo concreto passo di Milano verso lo status di Smart City d’Europa per una maggiore vivibilità della città, una migliore qualità della vita dei suoi cittadini e una vera sostenibilità ambientale dell’intera area urbana. Snocciolati alcuni dati, ’65 mila auto in sosta vietata’, ‘percorso medio per macchina 2,5 km’, ‘3 mln di mq di spazio urbano occupati da autovetture in sosta’, è lampante l’eccessiva attenzione che negli ultimi decenni si è data al trasporto privato. L’obiettivo per Milano, anche in vista dell’Expo 2015, è recuperare spazi da destinare al cittadino, ai trasporti pubblici e alla mobilità alternativa, di biciclette e veicoli elettrici.

 

Strategici per il PUMS sono ovviamente i trasporti pubblici, che negli anni hanno visto ingenti finanziamenti, ma scarsi risultati in termini di servizi resi al cittadino, e la qualità della vita degli abitanti di Milano, intrappolati nel traffico e nell’aria inquinata.

  

Strumenti del PUMS sono la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e la conferenza di verifica, la cui prima seduta si terrà il prossimo 9 luglio. Le “Linee di Indirizzo del Piano Urbano della Mobilità“, già approvate dalla Giunta Comunale, infine, mostrano in dieci punti il percorso da seguire per costruire la Milano del futuro:

 

  • impostare una visione metropolitana del sistema
  • sviluppare le infrastrutture per il trasporto pubblico
  • potenziare il servizio ferroviario
  • rendere sostenibili l’accessibilità alle nuove aree di trasformazione urbanistica
  • innalzare i livelli di sicurezza, diffondendo le aree pedonali e le isole ambientali
  • facilitare e sostenere la ciclabilità
  • razionalizzare l’impiego dei veicoli a motore (Area C, sistemi di sharing e soluzioni smart)
  • rendere efficiente il sistema della sosta
  • promuovere lo sviluppo per una nuova logistica delle merci urbane
  • superare le barriere e rendere la città più accessibile per tutti.

(f.f.)

 

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