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#Brasile e innovazione: Curitiba smart city, 40 anni di progresso sociale, sostenibilità ambientale e green tech

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Il Brasile ha conquistato le prime pagine dei giornali di tutto il mondo grazie certamente alla Confederation Cup 2013, ma anche per i gravi disordini che sono scoppiati in tutto il Paese negli ultimi giorni, dovuti agli scandali di corruzione, all’enorme costo della manifestazione sportiva e alle crescenti diseguaglianze socio-economiche che minacciano il futuro dei suoi cittadini.

 

Eppure quando si parla di Brasile non si deve dimenticare che siamo di fronte ad una delle nazioni con il più alto tasso di crescita al mondo e soprattutto di innovazione. Dagli anni Settanta del secolo scorso, ad esempio, c’è una città nel Sud del Paese, capitale del Parana, che ha basato il suo sviluppo sulle nuove tecnologie, l’attenzione verso le questioni sociali, l’ambiente e la crescita sostenibile. Si tratta di Curitiba, area urbana di circa 3,2 milioni di persone, considerata a tutti gli effetti una delle città più virtuose del continente sudamericano e modello ‘esportabile’ di smart city per tutto il mondo.

 

Nel 1971 Jaime Lerner, appena eletto sindaco di Curitiba, allora un centro di poche centinaia di migliaia di persone, decise di porre fine al processo di cementificazione selvaggio del territorio, convertendo l’asfalto in prati, le strade in viali alberati e pieni di fiori, in cui tutti i cittadini potevano finalmente godersi la propria città in santa pace e in un ambiente pulito e vivibile. Lerner però andò oltre l’ottimo lavoro di ambientalista fin lì svolto, immaginando Curitiba come laboratorio sociale, politico ed economico, in cui tutte le parti sociali, il tessuto economico e le istituzioni si potessero incontrare e confrontare per innovare costantemente la città in nome del progresso sociale ed economico, contro l’abusivismo edilizio, la corruzione, il caos urbano, l’inquinamento e il degrado culturale.

 

Primi segni della smart city che sarebbe divenuta e che oggi ogni visitatore può ammirare nei nuovi sistemi di gestione del traffico, nella nuova ed efficiente rete di trasporto urbano, nei grandi spazi verdi pubblici disponibili per i cittadini, nel piano di riciclo dei rifiuti e nei programmi di innovazione sociale. L’elemento che conquista di Curitiba è la volontà continua di adeguare i servizi alle necessità del cittadino. Per ottenere aria pulita e ambienti sani, bisogna ridurre l’uso dell’auto privata ed intensificare quello dei mezzi pubblici. In città ce ne sono di più tipi: mezzi veloci, diretti, poche fermate e quelli che entrano nei quartieri e battono tutte le vie, quindi più lenti. A questa rete di trasporto pubblico, si aggiungono corsie pedonali e piste ciclabili per almeno 150 chilometri.

 

Per quanto riguarda il verde, già negli anni Ottanta vennero destinati 1,5 milioni di metri quadrati di città a pachi e aree boschive, spazi verdi per il pubblico. I cittadini, inoltre, vennero spinti a realizzare propri giardini, piantare alberi e coltivare altre piante (le stesse cose che oggi vogliono gli attivisti dei movimenti di guerrillia gardening nei centri urbani di tutto il mondo). Una politica lungimirante che oggi ha portato ogni cittadino di Curitiba a godere di 55 metri quadri di verde pro capite, molto al di sopra dei parametri fissati dalle Nazioni Unite per una qualità di vita decente.

 

Una città che ricicla il 70% degli scarti commerciali, domestici ed industriali, grazie a politiche sociali ed economiche che hanno da sempre mirato alla riduzione a zero dei rifiuti, al riciclo virtuoso e al coinvolgimento della popolazione, anche in termini di riuso, consumo critico e modelli di sviluppo basati sulla cooperazione: si porta mondezza nelle isole ecologiche e in cambio si è premiati con generi alimentari, biglietti dell’autobus e del cinema.

 

Proprio per la gestione ‘illuminata’ dei rifiuti, Curitiba ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti a livello internazionale, tra cui quelli delle Nazioni Unite, della Città di Washington, del Governo svedese e della Città di New York.

(f.f.)

 

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