Stati Uniti
Continua il lavoro instancabile dello Smart City Council che, nel mese di giugno 2013, lancerà la nuova “Readiness Guide“, documento dedicato allo sviluppo sostenibile, efficace e vivibile delle nostre città. In occasione dell’81. conferenza dei sindaci degli Stati Uniti, l’associazione presenterà un’iniziativa tesa a suggerire nuovi strumenti e soluzioni per intervenire nel settore energetico, dei trasporti, delle risorse idriche, della sicurezza pubblica e della crescita economica (quindi dell’occupazione).
“Troppe amministrazioni pubbliche non hanno gli strumenti necessari per organizzare e realizzare progetti di smart city – ha dichiarato James Whittaker, Executive Director dello Smart Cities Council – senza considerare che una buona comunicazione e lo scambio di dati, tra diversi dipartimenti e uffici, incidono profondamente nella riduzione di costi e l’ottimizzazione dei temi“. Serve una visione d’insieme chiara e completa per saper dove e come intervenire, “La Readiness Guide è stata pensata e realizzata proprio per dare sostegno e supporto alle amministrazioni che vogliono intraprendere la strada dell’innovazione e del cambiamento“.
Fanno parte del Consiglio delle Smart city le più importanti realtà dell’informatica e dell’high-tech mondiali, tra cui Alstom, AT&T, Bechel, Cisco, Electricite de France, General Electric, IBM, Itron, Microsoft, National Grid, Qualcomm, S&C Electronic. Tali aziende compongono anche lo Steering Committee dell’SCC. Si aggiungono, come associati esterni all’organizzazione, anche ABB, Alphinat, Grid2020, Invensys, MaxWest Enviromental System, Opower e Zipcar (Gruppo Avis).
Un’associazione a cui tutti i sindaci possono rivolgersi per la definizione efficace di una roadmap dedicata alle una smart city. “La rapida urbanizzazione in atto in tutto il mondo sta mettendo in crisi le amministrazioni pubbliche e i Governi per la scarsità delle risorse disponibili – ha dichiarato Jess Berst, presidente e cofondatore di SCC – le città sono ad un punto critico e l’innovazione tecnologica può venire loro incontro per risolvere molti dei problemi che nel tempo sono emersi: criminalità, sicurezza pubblica, scarsa vivibilità degli spazi pubblici, spazi verdi ridotti, inquinamento, congestione del traffico, rete dei trasporti troppo vecchia, salute dei cittadini a rischio“.
Per fare fronte a tali criticità, basta utilizzare le tecnologie che sono già disponibile, incentivando i processi di digitalizzazione ed informatizzazione previsti dalla maggior parte dei Governi mondiali. L’Open Data e l’OpenGovernment consentono agli enti pubblici e anche alle aziende di elaborare informazioni per offrire al cittadino servizi più avanzati e di qualità. Le reti intelligenti per l’energia, l’acqua, la corrente elettrica, i trasporti di nuova generazione e la mobilità elettrica, sono solo alcuni esempi di come l’ICT applicata ai settori chiave per lo sviluppo delle città possa determinare una nuova fase di crescita e prosperità. Sono migliaia i progetti di smart city in corso e in via di definizione, ma i principali ostacoli già da tempo individuati ancora non sono stati rimossi.
L’SCC si propone di dare un’accelerata a tutti i piani di cambiamento che, in varie parti del mondo, ancora mostrano lentezze e complessità burocratiche. Fattori che purtroppo minano la buona riuscita dei piani di intervento e lasciano indietro, nella storia del progresso, una buona fetta di popolazione mondiale.
(f.f.)