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#Innovazione: Neelie Kroes, ‘L’Europa dello sviluppo sostenibile parte dalla fotonica’

Europa


La fotonica è stata riconosciuta in Europa come tecnologia abilitante per affrontare le grandi sfide del futuro in molti settori applicativi: dall’informazione alla comunicazione, dall’imaging all’illuminazione, dalla produzione industriale alla biomedicina, dalla sostenibilità ambientale, alla sicurezza e i beni culturali. In queste aree la tecnologia fotonica offre soluzioni innovative per superare i limiti a cui si stanno avvicinando le tecnologie tradizionali, in termini di velocità, capacità e accuratezza. Ne ha parlato di recente nel suo blog anche la vice presidente della Commissione europea, Neelie Kroes, sottolineandone l’enorme potenziale in termini di innovazione, competitività e sostenibilità.

 

Nel 2005, ricorda un documento dell’italiana Assoknowledge, è stata fondata la Piattaforma Tecnologica Europea Photonics21, a cui è seguita la creazione di un’Unità Fotonica presso la Commissione europea, a dimostrazione dell’importanza strategica del settore per la competitività industriale. In questo contesto internazionale si inserisce anche il piano nazionale strategico di ricerca, nel settore delle sorgenti e dei sensori fotonici, che mira ad individuare i punti di forza dell’industria italiana e le realtà di eccellenza presenti negli enti di ricerca e nelle università, in grado di migliorare la competitività del Paese e di affermarne il ruolo strategico in ambito europeo.

C’è da sfruttare a pieno quelli che sono i contributi che la fotonica può dare in termini di miglioramento della qualità della vita in senso lato e di maggiore efficienza, qualità e sostenibilità nella produzione industriale. In particolare, i settori nei quali ci si può attende un forte impatto sono quelli in cui lo sviluppo di sorgenti e sensori innovativi e di sistemi integrati consente nuove funzionalità e/o maggiore efficienza: diagnostica medica, risparmio energetico, controllo di processo, comunicazioni, sicurezza.

 

La sostenibilità e l’impatto ambientale sono gli obiettivi di massima per l’Unione europea e la Kroes indica in tale settore, la fotonica, una significativa area di interventi e investimenti, in parte già in corso, in parte da stabilire con i Paesi partner. “La fotonica è uno strumento fondamentale per affrontare le grandi sfide dei cambiamenti climatici e per tutelare la salute dei cittadini – ha scritto il vice presidente della Commissione europea – per questo dobbiamo investire di più in ricerca e sviluppo e prefiggerci l’obiettivo di divenire leader a livello globale nel mercato LED e dell’illuminazione in generale, della comunicazione e della sanità di nuova generazione“.

 

Gli impieghi della fotonica sono numerosi, ma la Kroes cita esplicitamente quelli relativi all’illuminazione intelligente pubblica e privata a LED, le reti di comunicazione e gli impieghi in ambito ospedaliero e chirurgico. “Al momento, in Europa, tale indotto dà lavoro a oltre 300 mila persone e 5000 piccole e medie imprese, ma crescerà almeno del 10%, nei prossimi anni, in termini di forza lavoro impiegata, ha spiegato il vice presidente. Una tecnologia abilitante l’innovazione in più aree di impiego, come detto, soprattutto nel segmento dell’elettronica, dove l’Europa già controlla il 20% del mercato globale. “La fotonica troverà ulteriore impiego e finanziamenti nel programma Horizon 2020 – ha infine scritto la Kroes – con l’obiettivo di spendere bene ed in maniera efficace i soldi dei cittadini europei per cercare di migliorare la loro vita e quella delle generazioni future, proprio investendo il massimo delle risorse in ricerca e sviluppo, di cui oggi abbiamo prova con oltre 60 strutture d’eccellenza al lavoro“.

(f.f.)

 

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