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Convegno ‘I Media nel prisma’: il percorso dell’Agenda Digitale italiana tra inclusione sociale e nuova cittadinanza

Italia


Si è tenuto il 10 aprile a Roma il convegno “I Media nel prisma: realtà, inganno, illusione“, organizzato dal Club di Roma dell’Associazione Soroptimist e dedicato al panorama dei mezzi di comunicazione nel suo insieme, con riferimento alla loro natura multiforme e al modello di consumo a cui sono destinati. Un argomento articolato ed esteso, legato all’effetto ‘di scomposizione, di deviazione e di alterazione’ che linguaggi e messaggi subiscono e che nel titolo del convegno si è voluto rappresentare con la figura geometrica del prisma. Qui la realtà subisce una moltiplicazione senza fine attraverso i media, divenendo estremamente complessa, e la sua interpretazione è talvolta falsata o parzialmente vera. Compito delle Istituzioni, delle università, dei centri di ricerca, degli esperti e della società nel suo complesso è ridurre tale complessità, rompendo il prisma, favorendo l’inclusione sociale, eliminando la distorsione dei messaggi e restituendo un’immagine ‘a fuoco’ del mondo in cui viviamo.

 

All’evento hanno preso parte  Rita Tolomeo, Presidente del S.I. Club di Roma, la dott.ssa Emilia Visco, Consigliera  Soroptimist Club di Roma, che ha coordinato il panel, il Prof. Franco Chiappetta, docente in Scienza della comunicazione alla Link Campus University e Presidente SI-IES, l’Ing. Paola Alimonti e l’Ing. Giancarlo Gaudino, dell’Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione del Ministero dello Sviluppo Economico, e la Prof. Simona Andrini, Ordinario di sociologia del diritto a Roma Tre. Esperti del mondo delle comunicazioni digitali, di internet e delle tecnologie dell’informazione, che hanno focalizzato gli interventi sul concetto di Smart city, sul ruolo dell’innovazione tecnologica e sociale nello sviluppo urbano dei prossimi anni, sull’importanza dell’inclusione sociale ed economica e delle politiche a sostegno della disabilità.

 

Argomenti oggi più semplici da affrontare grazie alla diffusione di tantissimi smart connected device, a soluzioni come il telelavoro e le tecnologie assistive, a cui si aggiungono gli aspetti più prettamente sociologici della comunicazione, che nel complesso ci consentono di avere un quadro della situazione molto più chiaro che in passato e su cui in teoria dovrebbe essere semplice intervenire.

 

L’abbattimento del digital divide è un altro degli aspetto basilari per la realizzazione dell’Agenda Digitale e per lo sviluppo di una società full digital. I media sono parte integrante di questa rivoluzione tecnologica, che quasi senza accorgercene ha cambiato la nostra quotidianità e l’ambiente in cui viviamo, riempiendolo di smart objects, come il tablet, lo smartphone, la smart tv, le game console, le antenne WiFi e tanti altri device digitali. Un mondo attraversato da infrastrutture di rete, da fasci di fibra ottica, da invisibili connessioni mobili e da banda larga e ultra larga che consentono di veicolare una massa incredibile di dati, dando vita al fenomeno dei Big Data e del cloud computing.

 

Come ha ricordato Emilia Visco nel suo intervento d’apertura: “La legislazione, sulla scia della Strategia Europa 2020, ha provveduto ad emanare  l’Agenda digitale europea,  cui ha fatto seguito, in recepimento di tali direttive, l’Agenda digitale italiana, che ha posto obiettivi da raggiungere in molteplici settori quali quelli della Sanità (è prevista l’istituzione del fascicolo sanitario elettronico, prescrizione medica e cartella clinica digitale) dei Trasporti ( sistema viario, anche marittimo, intelligente), dell’Istruzione (anagrafe degli studenti, libri e centri scolastici digitali) della Giustizia digitale,  nonché un programma volto all’azzeramento del divario digitale, che una volta applicati possono incidere profondamente nel tessuto della  vita quotidiana dei cittadini. Tutto ciò costituisce “la realtà” del mondo dei media, una realtà senza dubbio ricca di promesse“.

 

Entro quanto tempo l’Agenda troverà attuazione? Le necessità dei cittadini saranno considerate prioritarie?

 

Sentiamo tanto parlare di città intelligenti, di società dell’informazione e di economica della conoscenza, come spesso è capitato negli anni, ma per raggiungere questi obiettivi servono dei tempi certi, dei piani efficaci, delle regole chiare, una volontà manifesta del legislatore e investimenti mirati (non a pioggia). I primi problemi da affrontare, oltre che politici ed economici, sono quelli dell’alfabetizzazione, digitale ed informatica della popolazione, e del digital/cultural divide. Temi non a caso inseriti nella Strategia Europa 2020, ha ricordato Visco, e ritenute azioni ‘imprescindibili’ dall’Unione europea per ottenere risultati tangibili in termini di ‘occupazione, produttività e coesione sociale’.

 

Nell’incontro organizzato dal Club di Roma dell’Associazione Soroptimist, si è voluto “porre l’accento anche su come le nuove tecnologie contribuiscano a migliorare la vita  e le prestazioni professionali delle persone disabili, attuando in modo sempre più efficace il principio dell’inclusione anche per questa fascia della popolazione“, ha spiegato Visco, sottolineando come negli ultimi provvedimenti legislativi “si è posta maggiore attenzione alla disabilità; nell’agenda digitale italiana, in recepimento delle indicazioni dell’agenda digitale europea, sono state inserite norme che consentono una maggiore tutela delle persone disabili. Analogamente nel Codice delle comunicazioni elettroniche, che costituisce il testo base dei servizi di tlc, sono state introdotte disposizioni  più dettagliate in ordine alla fruizione dei servizi rientranti nel “servizio universale” (cioè in quell’insieme minimo di servizi  accessibili a tutti gli utenti, a prescindere dalla loro ubicazione geografica, offerti ad un prezzo accessibile), garantendo alle persone disabili condizioni equivalenti a quelli di tutti gli altri utilizzatori“.

 

Ecco allora che il prisma torna al centro della narrazione del contemporaneo mediatico, sociale e culturale. “Come sottolineato dal Censis, nell’8° rapporto sulla comunicazione, le informazioni e i contenuti, circolano ovunque con grande libertà, ma non sempre si riesce a valutare la loro attendibilità e la credibilità delle fonti che li producono. Risulta sempre più difficile cogliere il confine tra verità e finzione, tra eventi del mondo reale e prodotti della fantasia“, ha ricordato la consigliera di Soroptimist.

 

Prisma non solo come elemento di distorsione della visione sul mondo e del mondo, ma anche come metafora della complessità della materia e della vastità del panorama a cui fa riferimento, costituito da mille sfaccettature giuridiche, filosofiche, tecniche e culturali. L’incontro del Club di Roma di Soroptimist ha voluto aprire una finestra su tale insieme di tematiche particolarmente delicate e centrali nella vita dei cittadini e per uno sviluppo economico e sociale equilibrato, suggerendone un’approfondita trattazione per singolo argomento e in termini di sistema. 

 

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