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Città hi-tech, gli investitori ci credono: in Asia progetti per 260 miliardi di dollari

Asia


Pianificare interventi infrastrutturali sul territorio, di una città e di un Paese intero, significa coinvolgere decisori politici, investitori, amministrazioni pubbliche, professionisti dell’urbanistica, ricercatori, professori accademici e aziende attive in diverse industrie: dall’ICT all’high-tech, dalle Tlc all’edilizia, dall’energia ai trasporti e molto altro.

 

Secondo il nuovo Rapporto “Zpryme Smart Grid Insights“, entro il 2020 saranno presentati in Asia progetti di Smart City per 260 miliardi di dollari. Piani di intervento che riguarderanno le smart grid, le infrastrutture di comunicazione digitale e di telecomunicazione, per la gestione delle acque, la sostenibilità ambientale, la riduzione dei consumi energetici e degli inquinanti nell’aria.

Già per l’anno in corso i dati sono più che positivi, con interventi per 57 miliardi di dollari in diversi Paesi asiatici. Le nazioni che attualmente fanno da traino del settore, sono la Cina, il Giappone, l’India e la Corea del Sud. Recentemente Pechino ha annunciato un grande piano nazionale per le Smart City, sui ha investito 80 miliardi di dollari, seguita da Tokyo che, invece, ha puntato sulle energie rinnovabili e l’high tech applicato agli edifici e al traffico.

 

Un segmento in forte crescita è anche quello della Smart Security, soluzioni per la difesa e la tenuta delle infrastrutture strategiche per l’energia, i trasporti e le comunicazioni elettroniche all’interno di aree metropolitane estese. Il 65% degli executives intervistati ha infatti confermato gli investimenti per l’anno in corso, in questo segmento industriale.

 

Tra le aziende attive sul mercato della smart economy asiatica, troviamo Toshiba, che ha annunciato piani per oltre 10 miliardi di dollari entro il 2015, la Hitachi, che per lo stesso periodo ha dichiarato contratti per 4 miliardi di dollari, senza contare i grandi movimenti in Cina, con le autorità governative che parlano pubblicamente di interventi epocali per complessivi 322 miliardi di dollari in ben 600 città, di cui 154 già aderenti al progetto China Smart City (vedi articolo di Key4biz), e il  Delhi-Mumbai Industrial Corridor (DMIC) in India da oltre 100 miliardi di dollari (vedi articolo di Key4biz).

 

Due le nuove grandi aree di sviluppo individuate in Asia: in Giappone è stato approvato il progetto  Kashiwanoha Smart City da 1,5 miliardi di dollari, mentre in Corea del Sud c’è il progetto Jeju Smart City da 240 milioni di dollari.

(f.f.)

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