Piano di rigenerazione urbana: al ministero delle Infrastrutture selezionati 28 progetti

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Interventi per 4,4 miliardi, dall’innovazione tecnologica all'efficienza energetica, per un modello di crescita urbano più sostenibile

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Partito il ‘Piano città‘ predisposto dal ministero delle Infrastrutture  e dei Trasporti, con la selezione dei primi 28 progetti. Le amministrazioni comunali di tutta Italia hanno inviato in totale 457 proposte di intervento edilizio e urbanistico sui propri territori, chiedendo di cofinanziare le risorse mancanti per l’avvio dei lavori. I progetti che hanno superato la selezione potranno usufruire di un cofinanziamento nazionale di 318 milioni di euro (224 dal Fondo Piano Città e 94 dal Piano Azione Coesione per le Zone Franche Urbane dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per le Pmi), che attiveranno nell’immediato interventi per 4,4 miliardi di euro complessivi, tra fondi pubblici e privati.

 

I risultati della selezione effettuata dalla Cabina di regia sono stati comunicati nel corso di una conferenza stampa dai ministri alle Infrastrutture Corrado Passera, all’Ambiente Corrado Clini, dal sottosegretario ai Trasporti Mario Ciaccia e dal presidente dell’Anci Graziano Delrio.

 

Il lavoro di regia – comprendente esponenti dei diversi ministeri interessati, oltre che della Conferenza delle Regioni, dell’Anci, dell’Agenzia del Demanio e di Cassa Depositi e Prestiti – ha consentito di classificare, istruire e valutare tutte le proposte pervenute, tra cui altre 24 arrivate da altrettanti Comuni, esclusivamente per quanto riguarda gli interventi di bonifica ambientale ed efficientamento energetico. Questa tipologia di interventi, in seguito a una successiva istruttoria, sarà finanziata con risorse provenienti dal ministero dell’Ambiente.

 

Tra gli interventi in programma ci sono quelli di numerose città: Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Lecce, Matera, Napoli, Pavia, Potenza, Reggio Emilia, Rimini, Verona. Per i comuni più piccoli, invece, sono attesi importanti lavori a Settimo Torinese, Foligno, Erice, Eboli, Pieve Emanuele e Lamezia Terme.

 

Un esempio di collaborazione dinamica e concreta tra diversi livelli istituzionali, ha spiegato Corrado Passerà, “soggetti che hanno saputo fare sistema, dando vita a una leale e proficua collaborazione” a vantaggio del sistema Paese. Ora c’è da partire subito con i lavori, “generando un vantaggio concreto nell’economia e nell’occupazione del territorio, grazie alla Cabina di Regia, che già nei prossimi giorni attiverà con i Comuni  i contratti necessari per aprire al più presto i cantieri“.

 

Occasioni importanti per far partire lavori non più rinviabili in città particolarmente colpite da eventi calamitosi, come il terremoto dell’Aquila e l’alluvione di Genova, ha commentato il presidente della cabina di regia del piano città, Domenico Crocco, ma anche per innovare i nostri centri urbani e, lì dove non ve ne sono, far partire i progetti per le Smart City, da cui partire per attuare “un parco progetti significativo che potrà essere sfruttato per attingere ai fondi europei“, ha aggiunto il presidente dell’Anci, Graziano Delrio.

 

Una strada percorribile fin da ora, utile per aderire alla strategia Europa 2020 e creare così nuovi posti di lavoro, determinando un aumento della spesa in ricerca e innovazione, applicazioni tecnologiche per la riduzione degli inquinanti nell’aria del 20%, dei consumi energetici del 20% e del fabbisogno stesso di risorse energetiche.

(f.f.)

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