Italia
La Camera di Commercio di Milano ha istituito i “Tavoli Tematici Expo 2015“, per coinvolgere il sistema economico-imprenditoriale nelle opportunità di crescita generate da Expo 2015 Milano. Qui i grandi player internazionali avranno la possibilità di sperimentare le soluzioni più all’avanguardia per lo sviluppo di un modello sostenibile di area urbana, in modo da dare vita non solo al primo Smart City green field europeo (1 milione di metri quadri del sito espositivo), ma soprattutto di attivare una serie di esternalità positive con ‘effetto espansione’ in tutto il territorio.
Come si legge in un documento dei Tavoli Tematici, pubblicato sulla piattaforma CloudPeople di Telecom Italia, in Europa (e in Italia) già il 65% della popolazione vive in centri cittadini. Nel resto del mondo siamo intorno al 55%, ma entro pochi decenni si arriverà a superare il 75%. Oltre al dato demografico, c’è anche quello economico: più del 90% della capacità d’innovazione e di deposito brevetti si concentra ormai in 90 metropoli, mentre il prodotto interno lordo (PIL) globale è generato per il 60% in 600 grandi città. Milano (grazie alla sua posizione a ridosso dell’Europa centrale, per via della sua vocazione a città globale e di interdipendenza finanziaria con i flussi nordamericani e asiatici) rappresenta da sola il 25% del PIL italiano, cioè circa 380 miliardi di euro.
Per poter sfruttare a pieno l’evento della grande esposizione del 2015, il capoluogo lombardo dovrà saper declinare in maniera operativa una propria ‘Agenda urbana‘ finalizzata alla realizzazione di una vera e propria Smart city. Primo punto, evidenziano i Tavoli tematici, è l’individuazione di contenuti “qualificanti e prioritari”, che permettano la nascita di un’area di aggregazione dove decisori pubblici, accademici, professionisti, mondo dell’associazionismo e delle imprese, trovino modo di orientare la propria azione verso obiettivi condivisi con la maggioranza degli stakeholder e la cittadinanza.
I contenuti su cui iniziare a lavorare (ma se ne aggiungeranno presto altri) sono: ridurre al minimo la produzione di rifiuti “attraverso innovazioni comportamentali, nuovi approcci tecnologici e modelli di business all’avanguardia”, creare hub intermodali “per rendere il trasporto pubblico flessibile e qualitativamente al livello del trasporto individuale”, dare vita a Smart community per “permettere ai residenti di ogni età e origine di convivere positivamente, creando occasioni di scambio e di crescita economica e sociale”, aumentare la ‘densità cittadina‘ per evitare la “diffusione urbana incontrollata” che “non permette di ottenere economie di scopo e di scala”, realizzare Smart building per costruire “case e uffici meglio isolati dai fenomeni atmosferici e maggiormente connessi alle reti delle public utilities, che permettono maggiore confort e minori consumi”, sostenere il mercato a ‘chilometro zero’ per garantire “maggiore trasparenza e tracciabilità sull’approvvigionamento delle risorse alimentari” e “un consumo critico più attento e un commercio locale più vivo”.
Sui modi e metodi per definire l’Agenda urbana della Smart city, c’è bisogno che si sviluppi un approccio comune ai modelli di governance che “consenta di stabilire per ogni territorio obiettivi condivisi e una visione di città intelligente peculiare e specifica caso per caso”. Per questo i Tavoli Tematici Expo si propongono di stabilire e seguire un percorso standard, che andrebbe attivato in tutte le grandi metropoli. Qui di seguito alcuni punti chiave suggeriti per partire: definire cosa si intende per Smart City nel proprio territorio; convocare un public hearing che coinvolga tutti gli stakeholder del mondo economico, commerciale, sociale e universitario, stabilendo un meccanismo di governance stabile e un credibile processo decisionale; strutturare il proprio approccio smart facendo leva sulle risorse e sulle best practices esistenti; costruire una roadmap che possa garantire l’attivazione dei progetti previsti in un tempo ragionevole, specificando una matrice di iniziative quick win e long run; coinvolgere gli attori bancari e finanziari; pensare a come rendere il percorso avviato sostenibile nel lungo periodo e autonomo.
Un’Agenda che nasce anche per supportare progetti che possano procedere con le proprie gambe, creando a loro volta occupazione e profitto. Esempio pratico è Changemakers for Expo 2015, il programma di accelerazione di impresa nato dalla collaborazione tra Expo 2015 e Telecom Italia. Grazie a questa partnership, le migliori dieci idee presentate da giovani talenti under 30 verranno inserite in un percorso di accompagnamento manageriale che si terrà tra marzo e aprile 2013. Sempre grazie alla Nuvola IT di Telecom Italia è stata lanciata Smart Town: soluzione per la città digitale basata su una piattaforma integrata e scalabile, nata per fornire servizi innovativi erogabili in modalità cloud. I settori di intervento individuati dalla piattaforma di TI, sono: Smart Energy, con telediagnosi e telecontrollo dell’impianto di illuminazione pubblica, Smart Surveillance, per la sicurezza urbana, Smart Communication, per l’accesso ad internet senza fili, Smart Advertising, per l’informazione ai cittadini e la pubblicità locale.
(f.f.)