Gran Bretagna
Dodici università della Gran Bretagna hanno deciso di unire le forze per attirare nuove matricole, per migliorare i servizi online, per recuperare terreno nei confronti degli atenei americani, per sfruttare al meglio il potenziale della rete. Nasce il progetto “Massive Open Online Courses – MOOC“, un network online universitario dove cercare e scegliere un corso in rete, un master, lezioni individuali e molto altro, sia gratuitamente, sia a pagamento.
Le dodici università (Birmingham, Bristol, Cardiff, East Anglia, Exeter, King’s College London, Lancaster, Leeds, Southampton, St Andrews, Warwick e il network The Open University – OU) si sono riunite in una newco, denominata FutureLearn, che coprirà le rispettive aree metropolitane. Un’iniziativa che va ben oltre l’aspetto tecnologico, con lo sviluppo di nuove piattaforme di elearning e applicazioni per la didattica da remoto, che privilegia l’apprendimento online, da casa e in gruppo, senza l’obbligo di spostarsi e quindi di prendere mezzi pubblici e privati, congestionare il traffico e perdere tanto di quel tempo che invece potrebbe essere investito in attività più qualificanti.
Ogni anno, il traffico automobilistico in Gran Bretagna costa ai contribuenti l’incredibile cifra di 12 miliardi di sterline, secondo uno studio dello UK Automotive Council, e l’abbattimento di tale spesa è uno dei primi obiettivi che deve porsi l’amministrazione di una Smart City. L’uso spasmodico di mezzi di trasporto in città, sia sotterannei, sia di superficie, causa il blocco di arterie di comunicazione importanti, l’invasione di corsie preferenziali destinate agli autobus e ai mezzi pubblici in generale, il parcheggio selvaggio, incidenti, occupazione di posti letto in ospedale, medicine, stress, pessima qualità dell’aria e della vita in generale.
I corsi online, che saranno presentati a breve, potranno rappresentare una soluzione a tutti questi problemi, grazie alla possibilità di essere seguiti dal Pc di casa, su tablet e per fino su smartphone. Consentiranno, inoltre, a migliaia di nuovi studenti di accrescere le proprie competenze senza il bisogno di spostarsi, come hanno già fatto in 250 mila lo scorso anno per le iniziative online (corsi, lezioni, webinar e convegni) dell’OU. Una forma di business innovativo, legato all’ICT e ai progetti di comunità messi in campo nel Regno Unito grazie a sinergie virtuose tra università, aziende ed investitori. Un esempio di social innovation sposata a strumenti di smart business che può essere riproposto anche fuori dai confini britannici.
(f.f.)