Italia
Nel 2011 in Italia si sono consumati più di 6.201 milioni di chilowattora per la sola illuminazione pubblica di strade e piazze. Un dato in leggera flessione del 2,6%, rispetto al 2010, ma ancora alto se prendiamo in considerazione il consumo pro-capite pari a 101,6 chilowattora, più del doppio di quello tedesco (41 chilowattora) e della stessa media europea (51 chilowattora). Un livello di consumi energetici davvero elevato, che però, almeno nelle province italiane sembra cominciare a calare, forse per l’effetto crisi, forse per un diverso atteggiamento da parte delle amministrazioni pubbliche. La tabella elaborata qualche mese fa da Eco dalle Città su dati Terna, illustra un andamento al ribasso dei consumi per illuminazione pubblica per provincia, con Napoli in testa (-19%), seguita da Roma (-4%), Milano (-3,8%) e Torino (-2,5%).
Un monte consumi che, come ha ricordato Enrico Bondi, commissario governativo alla spesa pubblica, è arrivato a costare al nostro Paese oltre 1 miliardo di euro, tra consumi diretti e manutenzione (dati Associazione Cielo Buio). In tale contesto, è stata indetta dalla Consip la terza edizione dalla gara per l’affidamento del ‘Servizio luce’ e dei servizi connessi per le Pubbliche Amministrazioni. La convenzione, si legge in una nota, offre la possibilità di affidare l’intero ciclo di gestione degli impianti di illuminazione pubblica e degli impianti semaforici a un unico soggetto, consentendo l’ottimizzazione dei processi di erogazione dei servizi attraverso una riduzione del fabbisogno energetico e una pianificazione organica delle attività di manutenzione, con conseguente riduzione dei costi di gestione e dell’impatto ambientale.
Ad oggi, sono circa 300 comuni piccoli, medi e grandi che hanno aderito alle prime due edizioni della convenzione (la seconda è ancora in corso), ottenendo complessivamente una riduzione di 350.000 kwh/anno sui consumi energetici corrispondenti a una mancata emissione in atmosfera di 15.000 tonnellate di CO2, e beneficiando di un risparmio medio di circa il 30% rispetto al costo del servizio tradizionale.
La convenzione prevede un massimale di fornitura (ovvero il valore complessivo dei beni/servizi acquistabili dalle PA al prezzo convenuto nel periodo di durata della convenzione stessa) di 967 milioni di euro. Consip, specifica il documento, stipulerà con gli aggiudicatari un contratto-quadro, sul quale ciascuna amministrazione potrà emettere, anche online, gli ordinativi per far fronte ai propri eventuali fabbisogni, alle condizioni di qualità e di prezzo aggiudicate, semplificando in tal modo il processo di approvvigionamento. La convenzione avrà una durata di 24 mesi dalla data di attivazione e potrà essere prorogata fino a un massimo di ulteriori 12 mesi.
Una grande occasione per l’implementazione e l’adozione di nuovi sistemi per l’illuminazione pubblica intelligente e per le Smart Street in particolare. È sempre più sentita l’esigenza di una visione di sistema, per affiancare alle tecnologie più efficienti la gestione avanzata dell’impianto che permette risparmi potenziali vanno dal 20 al 50%, con tempi di ritorno degli investimenti accettabili. L’illuminazione pubblica, se orientata verso specifiche tecnologie (Power Line Communication a banda larga), rappresenta un’opportunità irrinunciabile nell’ottica dell’utilizzo di metodologie e tecnologie per la razionalizzazione e il risparmio nell’uso dell’energia elettrica in illuminazione pubblica, in quanto si propone come la tecnologia abilitante (in quanto permette l’integrazione di molte altre funzionalità) per città sostenibili (Smart City) su cui il SETPLAN europeo ha deciso investimenti massicci per i prossimi anni.
La “Smart Street” è un sistema che poggia sulla rete d’illuminazione pubblica di una strada in cui i lampioni sono “intelligenti e multifunzionali”, spiega un documento dell’ENEA (“Sviluppo sistemi intelligenti per la gestione della “Smart Street”“), ossia equipaggiati con sensori di varia natura ed attraverso sistemi di comunicazione avanzati (power line ad alta velocità ed interazione web) interagiscono con un sistema intelligente in grado di ritracciare continuamente il profilo di attività (persone, veicoli, emissioni) della strada in base al quale attivare una regolazione adattiva ed automatica per l’intero anno (si accendono solo se servono), del flusso luminoso punto-punto ed altre funzionalità. Il sistema si presta particolarmente per importanti arterie veicolari o pedonali cittadine (es: raccordo anulare, strade/piazze principali del centro storico) dove il consumo elettrico per l’illuminazione è particolarmente significativo e la regolazione è critica e permette di salvare grandi quantità di energia.
La gara indetta della Consip rappresenta quindi una possibilità di sviluppo e diffusione di tecnologie innovative in grado di trasformare l’illuminazione pubblica da sistema energivoro e fonte di sprechi enormi, a nuova rete elettrica multifunzionale e realizzata su tecnologie volte al risparmio e all’ottimizzazione delle risorse. La Pubblica Amministrazione spende meno, i cittadini anche, e l’ambiente guadagna in sostenibilità e qualità, mantenendo allo stesso tempo un adeguato livello di servizio d’illuminazione pubblica.
(f.f.)