Smart City Roadshow, Giancarlo Capitani (NetConsulting): ‘L’Agenda digitale non basta, servono dei master plan’

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Venezia vince il Premio Smart City, per le soluzioni sviluppate in collaborazione con Vodafone.

Italia


Giancarlo Capitani

Grande successo per il convegno ‘Smart City Roadshow: La via italiana alle città intelligenti‘, a cura di ANCI, che s’è tenuto oggi nell’ambito di SMAU e che ha visto anche la premiazione di Venezia, per i servizi smart.

Un evento che è stato occasione per la condivisione di numerose iniziative italiane e il confronto tra gli enti pubblici e le aziende con l’obiettivo di fornire supporto ad ANCI nel modellizzare tali esperienze, affinché diventino replicabili in altri territori.

Importante il contributo scientifico di Giancarlo Capitani, amministratore delegato di NetConsulting e professore del Politecnico di Milano.

 

Per Capitani, l’Italia è ancora agli esordi, ma è anche vero che il concetto di città intelligente sta suscitando un grande interesse tra gli amministratori pubblici e gli operatori della community Ict.

Un tema che è diventato centrale anche per i cittadini che sono sempre più interessati alla digitalizzazione dei servizi amministrativi, consapevoli che questo processo può ridurre i costi e, grazie alle nuove tecnologie, migliorare la loro vita quotidiana.

 

Sicuramente un grosso contributo è stato dato dall’approvazione del Decreto Sviluppo bis, che prevede un’ampia parte dedicata proprio alla crescita delle smart city e smart community (Leggi Articolo Key4biz).

Decreto che, come ha fatto notare Capitani, sebbene sia stato licenziato con quasi 5 mesi di ritardo sulla tabella di marcia, si muove in linea con gli orientamenti del piano UE ‘Horizon 2020‘, attribuendo agli interventi nel settore il valore di una priorità strategica per l’intera politica nazionale di ricerca e di innovazione.

 

L’art 20 del Decreto disegna l’architettura tecnica, di governo e di processo per la gestione delle comunità intelligenti e dei servizi e dati da queste prodotte. Le comunità intelligenti sono partecipative, promuovono l’emersione di esigenze reali dal basso, l’innovazione sociale e prevedono meccanismi di partecipazione, inclusione sociale ed efficienza delle risorse – attraverso il riuso e la circolazione delle migliori pratiche. Un sistema di valutazione e monitoraggio garantisce che le comunità rispettino gli impegni presi attraverso uno statuto periodicamente rivisto, allo scopo di verificare e massimizzare l’impatto del progresso tecnologico sul territorio.

 

Un altro tassello importante è stato posto con il nuovo bando MIUR da 665 milioni di euro per le città intelligenti rivolto a tutto il territorio nazionale, che arriva dopo la conclusione della selezione e il finanziamento dei progetti individuati nell’ambito del bando ‘smart city and community’ dedicato alle Regioni del Sud.

 

“Agenda digitale e bandi Miur si muovono nella direzione giusta perché aiutano a creare un clima culturale favorevole nei confronti delle città intelligenti“, ha spiegato Capitani.

“Ma non basta: perché i progetti di successo, e oggi in Italia non accade, devono essere supportati da un master plan, cioè da un piano strategico che sia il più possibile integrato con un piano di sviluppo di lungo periodo della città e che superi i cicli elettorali”.

 

In media, ha osservato l’Ad di NetConsulting, ci vogliono dai 5 ai 7 milioni di euro per elaborare un progetto basico di smart city per un comune di medie dimensioni. Ma per fare il definitivo salto di qualità, secondo un recente studio promosso da ABB e condotto da Ambrosetti, servono risorse e ne servono tante, tra i 6 e i 50 miliardi l’anno da qui al 2030. Una cifra che dovrà venire da istituzioni e privati e che potrebbe innescare un effetto moltiplicatore di 2/3 volte, fino a generare un aumento di Pil complessivo di 10 punti.

 

Un’altra sfida per le città, ha indicato Capitani, è rappresentata dai bandi europei che mettono a disposizione 14 miliardi di euro da spendere fino al 2020 per finanziare i progetti per le comunità intelligenti.

“Questi bandi – ha precisato – rappresentano un’opportunità e una scommessa: perché incentivano le nostre città a fare sistema e a mettere in rete i propri progetti, in forma aggregata. Il problema è che questi progetti sono co-finanziati dalla Ue, e la parte restante delle risorse, la più consistente, deve quindi essere coperta dalla comunità”.

Risorse che, purtroppo, – ha concluso Capitani – non ci sono a causa della spending review, patto di stabilità e la poca propensione delle banche a concedere credito”.

 

Venezia oggi a Milano s’è aggiudicata, intanto, il Premio Smart City, consegnato al termine del Convegno ‘Smart City Roadshow: La via italiana alle città intelligenti’, che s’è tenuto nell’ambito di SMAU, a cura di ANCI.

La città è stata premiata per il sistema integrato di soluzioni “smart”, realizzato in partnership con Vodafone Italia, frutto di una collaborazione ormai consolidata tra l’operatore tlc, il Comune di Venezia e Venis ( Venezia Informatica e Sistemi Spa) che cura lo sviluppo del Sistema Informativo e della Rete di Telecomunicazioni  per il Comune.

L’insieme di soluzioni implementate nella città è volto a semplificare e rendere più efficiente l’erogazione dei servizi a cittadini e turisti utilizzando il monitoraggio da remoto dei mezzi pubblici per una gestione più efficiente della mobilità all’interno della città.

 

Vodafone Italia sviluppa insieme a partner consolidati soluzioni di Machine to Machine, applicativi per smartphone o tablet e sistemi di mobile payment volti a migliorare l’efficienza di aziende e pubbliche amministrazioni rispondendo in modo efficace ad esigenze che vanno dalla gestione del CRM in mobilità, alla geolocalizzazione dei mezzi di trasporto, passando per l’order entry, per le soluzioni di automazione della forza lavoro e la business intelligence.

 

“Grazie alle Smart Solutions di Vodafone molte PA hanno già avviato un percorso di trasformazione delle città per farle diventare sempre più Smart“, ha commentato Sabrina Baggioni, Direttore Marketing Corporate.

“Vodafone Italia realizza nel concreto soluzioni che consentono alle PA di raggiungere più rapidamente i propri obiettivi di efficienza ed efficacia e di offrire al contempo un miglior servizio per il cittadino.”

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