WHO IS WHO
Presidente
Foundation on Economic Trends
Economista e filosofo, fondatore e presidente della Foundation on Economic Trends a Washington (USA), nonché della Greenhouse Crisis Foundation. Laureato in economia del Wharton School of Finance and Commerce dell’Università della Pennsylvania, e in affari internazionali alla Fletcher School of Law and Diplomacy della Tufts University. Dopo gli studi economici, le sue ricerche si concentrano sull’influenza dell’evoluzione tecnologica e scientifica sulla società civile e sul mondo politico.
Definito un ‘attivista professionista’, è dalla fine degli anni ’70 che il suo impegno di studioso e di attivista politico si rivolge all’industria della biotecnologia, mettendo in guardia da uno sviluppo delle biotecnologie al di fuori di un controllo statale.
È autore di 17 libri sull’impatto dei cambiamenti tecnologici sull’economia, sulla forza lavoro e sull’ambiente, tradotti in quindici lingue e utilizzati in centinaia di università di tutto il mondo. In particolare, nel 1998 è apparso in Italia il suo libro Il secolo Biotech sul commercio genetico e l’inizio di una nuova era. Il libro, pubblicato da Baldini & Castoldi, affronta il tema delle tecnologie e del commercio genetico in relazione ai problemi che porterà la rivoluzione biotecnologica.
La sua influenza sull’amministrazione pubblica negli Stati Uniti e nel mondo è notevole. È stato chiamato a testimoniare davanti a numerose commissioni del Congresso e ha difeso con successo in tribunale, contro il governo, misure più responsabili riguardo a svariate questioni ambientali e tecnologiche.
Negli ultimi 30 anni ha tenuto corsi ed è stato ‘resident scholar’ in oltre 300 università di dieci paesi diversi.
È ‘visiting lecturer’ al Wharton School of Finance and Commerce Senior Executive Training Program (The Aresty Institute of Executive Education). Per le sue opinioni e i suoi commenti sulla società è diventato un ospite abituale di molte trasmissioni televisive americane.
I suoi articoli compaiono quotidianamente su tutte le principali testate mondiali, dal Los Angeles Times al Guardian, dall’Espresso a El Pais, da Le Monde a Die Suddeutsche Zeitung.
The National Journal, una delle maggiori riviste americane di politica, ha incluso Rifkin fra le 150 personalità che influenzano maggiormente l’amministrazione federale.