WHO IS WHO
Regista, si diploma in regia al Centro sperimentale di cinematografia di Roma e divenne presto assistente di Luigi Chiarini e Michelangelo Antonioni in diversi film e documentari. Dopo un buon numero di cortometraggi, diresse con Zavattini l’episodio “Storia di Caterina” del film “Amore in città” (1953). A venticinque anni realizzò il suo primo lungometraggio, “Gli sbandati” (1955), nel quale, sullo sfondo storico della Resistenza, ritratti psicologici e problematiche sociali sono trattati in chiave neorealista.
I lavori seguenti testimoniano la forte attitudine di Maselli per un cinema di impegno, ideologico e morale. Il film più applaudito dalla critica fu tuttavia “Gli indifferenti” (1964), dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia, in cui Maselli rappresenta uno scenario borghese degradato. Attivo anche come fotografo, Maselli è sempre rimasto ai margini del successo, ma è tuttavia un importante personaggio del cinema italiano per la sua passione civile e politica, nonché per l’impegno che ha profuso nell’Associazione degli autori cinematografici che ha portato alla nuova legge sul cinema del 1995.
Tra gli altri suoi film, si ricordano “Lettera aperta a un giornale della sera” (1970), “Storia d’amore” (1986), premio speciale della giuria al Festival di Venezia, “Codice privato” (1988), ispirato alla “Voce umana” di Jean Cocteau, con Ornella Muti. Del 1996 è il film “Cronache del terzo millennio”, sul tema degli esclusi.