VINTI
Stavolta a venir meno è stata la proverbiale sicurezza delle macchine Apple e vittime inconsapevoli sono stati i possessori di bitcoin.
Secondo SecurMac, i Mac hanno inconsapevolmente funzionato da cavalli di Troia per mettere in atto attività fraudolente che avevano come oggetto la moneta virtuale. Grazie ad un software maligno i cracker sono riusciti a sfruttare una vulnerabilità del sistema per accaparrarsi più bitcoin possibili.
Il cavallo di Troia altro non è che un programma a tutti gli effetti legittimo, o che sembra tale all’utente, e che invece nasconde funzionalità dannose.
Questo,in particolare, scoperto da SecurMac, si chiama StealthBit ed è dedicato ai pagamenti in bitcoin. In realtà il software altro non fa che istallare nei sistemi OS X di Apple un codice dannoso per memorizzare codici e password degli utenti possessori di criptomoneta.
Il bitcoin vale oggi sui mercato circa 515 euro, a seguito di un blocco dei prelievi deciso dalla piattaforma di scambi Mt Gox a seguito di segnali poco rassicuranti di attività sospette sui mercati.
(F.F.)