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Finisce con un arresto e una condanna per frode bancaria la carriera cyber criminale di Aleksandr Andreevich Panin, padre del temibile malware bancario SpyEye.
Grazie alle prove raccolte dall’FBI e alla collaborazione dei ricercatori TrendMicro, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha condannato per cospirazione finalizzata a frode bancaria quello che da molti era ritenuto l’erede ufficiale del codice infetto da cui nacque il vecchio e pericolosissimo trojan ZeuS.
Attivo dal 2009, SpyEye ha infettato in tutto il mondo più di 1,4 milioni di computer e come target principale aveva istituti bancari e agenzie finanziarie e creditizie.
Secondo le indagini, Panin avrebbe venduto SpyEye, sul mercato nero dei cracker, ad almeno 120 clienti per 3,2 milioni di dollari. Ogni kit del malware aveva un prezzo che oscillava tra i 1000 e gli 8500 dollari.
SpyEye, nonostante non sia più attivo in maniera massiccia dal 2011, è stato rilevato ancora durante l’anno passato in circa 10 mila attacchi a conti correnti bancari, molti dei quali sul territorio italiano.