VINTI
Italia bacchettata dal Consiglio d’Europa sulla normativa che regola la diffamazione per mezzo stampa. Secondo la Commissione di Venezia, tale normativa “non è pienamente conforme agli standard europei sulla libertà di espressione“.
I tre membri dell’organo di controllo costituzionale del Consiglio d’Europa – l’inglese Richard Clayton, l’austriaco Christoph Grabenwater e la giurista islandese Herdís Thorgeirsdottir – hanno giudicato la nostra legge “non proprio rispettosa della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo“.
Il suggerimento, si legge in una nota, è di impegnarsi nel processo di riforma, che è già in atto in Parlamento, “ispirandosi alle raccomandazioni espresse dal Consiglio“.
Il Consiglio d’Europa è la principale organizzazione di difesa dei diritti umani del continente. Include 47 Stati membri, 28 dei quali fanno anche parte dell’Unione europea. Tutti gli Stati membri di tale assemblea sono segnatari della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, un trattato concepito per proteggere i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto, supervisionato nell’attuazione dalla Corte europea dei diritti dell’uomo.
(F.F.)