VINTI
Il caso datagate e le rivelazioni di Edward Snowden sul lavoro di intercettazione e ascolto dell’NSA hanno riacceso i riflettori del mondo sul problema della privacy e del diritto alla riservatezza delle comunicazioni personali, per non parlare dell’integrità delle Istituzioni dei singoli Stati.
Yahoo!, per voce del suo amministratore delegato, Marissa Mayer, ha informato sul blog aziendale della volontà di proteggere maggiormente le informazioni degli utenti, criptando i flussi che transitano per i data center del motore di ricerca.
L’ad di Yahoo! lo ha ribadito anche su Tumblr: “Yahoo! non ha mai permesso a nessuna autorità di avere acceso ai dati di privati cittadini. Non lo ha permesso all’NSA, ne ad altre agenzie governative“.
Entro i primi giorni di gennaio 2014, il servizio di posta elettronica sarà integrato di nuovi servizi e protocolli di sicurezza per la criptazione dei dati degli utenti.
La stessa cosa la sta facendo anche Google, con l’aggiunta di un servizio chiamato “uProxy” che consente agli utenti di proteggersi dalle operazioni di spionaggio, monitoraggio non autorizzato e censura di agenzie governative e regimi autoritari in ogni parte del mondo.