eSECURITY: anche ENEL nel mirino di Anonymous, online mail e documenti aziendali

di Flavio Fabbri |

VINTI

Continua l’operazione ‘green rights‘ di Anonymous e, dopo la volta di ENI e Saipem, tocca ora all’ENEL. Secondo il celebre gruppo di hacker, che si cela dietro il nome collettivo di ‘Anonymous’, la multinazionale italiana dell’energia è colpevole di diversi crimini contro l’ambiente e quindi l’umanità, ma al centro dell’azione odierna c’è la costruzione della centrale nucleare di Mochovce in Slovacchia.

 

Nei documenti sottratti all’azienda e resi pubblici sul web, anche tramite il blog degli attivisti, si legge che ENEL “proprietaria dell’impianto, tramite la controllata Slovenske Elektrarne, stà completando la costruzione di due nuovi reattori privi, come i due già esistenti, dei requisiti minimi di sicurezza come ad esempio doppie pareti di contenimento del materiale fissile“.

 

Soprattutto lo sta facendo, si legge nel commento degli anons, utilizzando “materiali sovietici prodotti prima del disastro di Cernobyl“, vecchi, privi di diversi requisiti di affidabilità e sicurezza.

 

Nello specifico, i lavori sui reattori 3 e 4 del nuovo impianto non sono stati seguiti con la dovuta perizia, producendo una documentazione vaga e piena di incongruenze, cioè “lavori male eseguiti” su materiali scadenti e assemblati frettolosamente.

 

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