VINTI
Sono numerosi i servizi di ebanking disponibili alla gran parte dei cittadini di tutto il mondo e accessibili tramite Pc, notebook, smartphone e tablet (quindi anche mbanking). Si tratta di soluzioni per pagamenti in rete e per effettuare trasferimenti di denaro, sia tra aziende, sia tra cittadini, o tra questi e la Pubblica Amministrazione.
Fin da sempre la preoccupazione più grande, per gli utenti di tali servizi, è stata la sicurezza. Durante l’ultimo B2B International Summer 2013, Kaspersky Lab ha illustrato ad una platea di esperti e professionisti, il crescente utilizzo delle applicazioni e/mbanking e il concomitante aumento di rischio attacchi informatici.
I ricercatori dell’azienda di internet security service hanno dimostrato che più del 30% degli utenti di servizi di banca online sono stati oggetto di attacchi in rete, soprattutto tramite la ricezione di email contenenti malware.
All’interno il solito messaggio ambiguo e il link al sito infetto, in tutto e per tutto uguale all’home page della propria banca, in cui si richiede la login per finalità illecite. Una volta inserite le credenziali, i criminali rubano le password e prendono possesso del conto online.
Il 6% degli intervistati ha subito danni dopo aver imprudentemente seguito le indicazioni contenute nelle mail infette e il 4% ha dichiarato di aver perso soldi dal proprio conto in banca. Secondo i dati raccolti dal Rapporto The Evolution of Phishing Attacks 2011-2013, condotto la scorsa primavera sempre da Kaspersky Lab, 8 milioni di utenti in tutto il mondo hanno subito attacchi phishing tramite false email di ebanking, tra maggio 2012 e aprile 2013.