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PRIVACY: Google Glass mette un freno, no ad app per riconoscimento facciale

VINTI

La privacy rimane sempre un argomento molto sensibile negli Stati Uniti e dopo i dubbi avanzati da diversi Stati e da parte del Congresso USA, arriva la notizia che Google stessa ha intenzione di apportare forti modifiche sulla privacy per l’utilizzo dei suoi super occhiali in via di sperimentazione.

 

Dei Google Glasses si parla ormai da tempo, anche se questo nuovo entusiasmante gadget elettronico non ha fatto ancora la sua comparsa sui mercati. Tranne 2000 fortunati sviluppatori selezionati dall’azienda, in tutto il mondo, nessuno ha mai visto un prototipo di Google Glass. Eppure le potenziali minacce alla riservatezza dei dati e alla privacy delle persone, sono già tutte sul tavolo del confronto normativo.

 

Ecco allora la risposta di Montain View che, in maniera autonoma, ha deciso di rendere più forte la privacy, andando a bloccare, per il momento, alcune applicazioni molto sensibili. Una tra queste è il riconoscimento facciale. “Teniamo conto delle preoccupazioni degli utenti e degli organi preposti alla tutela dei dati personali e aziendali e presto proporremo nuove modifiche alle condizioni di utilizzo del prodotto“, si legge in una nota del motore di ricerca più usato al mondo.

 

Entro il 14 giugno, va ricordato, Google dovrà consegnare un questionario sulla privacy alla Commissione del Congresso per la protezione dati personali, proprio in merito ai tanto chiacchierati occhiali elettronici in realtà aumentata. Superati i mille problemi che al momento sono ancora da affrontare e quasi tutti di natura regolatoria, Google potrebbe lanciare questo attesissimo prodotto entro la seconda metà del 2014.

 

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