VINTI
Per una volta i social media non sono oggetto di censura, ma semplici strumenti di comunicazione e, in questo caso, di polemica a distanza sui tragici fatti che sono accaduti in Turchia nelle settimane scorse.
Il sindaco di Ankara, Melih Gokcek, ha scritto un tweet contro la CNN chiedendogli di ‘smetterla di spiare e dire menzogne’.
Ieri è comparso l’hashtag #stoplyingCNN, partito proprio dall’account del politico, con la richiesta ai follower di ritwittare senza sosta il messaggio e creare così un trend su Twitter contro l’emittente americana.
Al canale all news statunitense è rimproverato il fatto di aver pubblicato foto della manifestazione a favore del premier Recep Tayyip Erdogan, ma con il sottotitolo volutamente errato di ‘manifestazione antigovernativa in Turchia’.
Successivamente, sempre tramite il sito di microblogging, è toccato anche alla BBC, rea di aver mostrato immagini manipolate degli scontri a Istanbul e Ankara, per creare un’opinione pubblica anti-Erdogan all’estero, e soprattutto di inviare spie travestite da giornalisti sul territorio turco.