VINTI
Continuano ad attirare le attenzioni di tutti, i super occhiali di Google, anche del Congresso americano che vuole vederci chiaro sulla tutela dei dati sensibili e sui termini di privacy. Un gruppo di otto rappresentanti del popolo americano, guidato dal repubblicano Joe Barton, ha inviato una lettere al CEO di Google, Lerry Page, esortandolo ad una maggiore attenzione alle tematiche della riservatezza dei cittadini e soprattutto delle aziende.
Il dubbio sollevato dal Congresso, infatti, non è tanto per la privacy dei cittadini, che pure resta sacrosanta, quanto per quella delle aziende, che vedono con preoccupazione la gente entrare ed uscire dagli uffici con occhiali in grado di fare video e foto a qualsiasi cosa, documenti inclusi.
Il device, che al momento è ancora in fase di sviluppo, ma che presto sarà nei negozi di tutto il mondo (nonostante le preoccupazioni espresse anche in altri Paesi), funziona con i comandi vocali e può aprire nuove frontiere nel mondo dello spionaggio elettronico, sia aziendale, sia governativo. Anche se lo spazio in memoria non è poi molto, è pur sempre possibile inviare tutto via mail o tramite reti sociali ad un altro contatto. Senza escludere l’utilizzo di cloud app che risolverebbero ogni problema.
Nel corso di una delle sessioni della conferenza I/O per gli sviluppatori, in corso a San Francisco, Google ha annunciato l’arrivo di nuove applicazioni per i Goole Glasses sviluppate dal social network di casa Google+, da Facebook, Twitter, Tumblr, Elle e Cnn.