PRIVACY: FBI controlla migliaia di account su internet

di Flavio Fabbri |

VINTI

Non è certamente una notizia nuova, ma il fatto che l’FBI stia continuando a monitorare la rete e a schedare migliaia di account rimane sempre una questione disdicevole, dal punto di vista della tutela dei nostri dati personali online.

 

L’accusa, stavolta, è stata lanciata proprio da Google, che ha spiegato in una nota che dall’agenzia di intelligence americana più volte sono arrivate richieste di accesso ai dati personali (National Security Letters) degli utenti del grande motore di ricerca. Tra il 2009 e il 2012 sono giunte migliaia di domande di questo genere dall’FBI, fino a punte di 3000 nel 2010.

 

Cifre indicative, si affrettano a commentare da Google, perché gli account posti sotto controllo o monitorati una volta sola e basta sono davvero molti di più negli Stati Uniti e in altri Paesi del mondo. Il fatto ha subito messo in allarme ance la EFF, Electronic Frontier Foundation, che ha chiamato a raccolta diverse associazioni per la difesa dei diritti civili in rete, per dare subito una risposta.

 

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