VINTI
Presentato anche quest’anno il progetto “Per un web sicuro, promosso dal Movimento italiano genitori (Moige) in collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni. L’iniziativa è stata inserita all’interno delle celebrazioni del Safer Internet Day 2013, la decima giornata europea per un web più sicuro.
La campagna del 2013 ha l’obiettivo di fornire a ragazzi, genitori e insegnanti tutte le informazioni necessarie per un corretto e responsabile uso della rete. Nel 2012 il progetto, realizzato in collaborazione con Trend Micro, Cisco e Polizia Postale e delle Comunicazioni e con il patrocinio di Anp – Associazione Nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola, ha coinvolto 30 scuole medie in 6 regioni italiane (Lazio, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Campania, Puglia) con la partecipazione di oltre 10.000 studenti e 21.000 adulti fra genitori e docenti.
L’accesso alla rete non ha solo moltiplicato le opportunità di comunicare ed informarsi, ma anche di entrare in contatto con persone animate dalle peggiori intenzioni e criminali di varia estrazione. Come ha spiegato stamane Antonio Apruzzese, capo della Polizia Postale e delle Comunicazioni (PolPost), “Abbiamo un enorme aumento di furti di identita’ su internet e ad esserne vittime sono soprattutto minori“. “rubare le password di accesso ad alcuni social network e’ uno dei giochi peggiori che si possono fare alla vostra eta’ e l’intento e’ spesso quello di emarginare qualcuno”, ha ricordato Apruzzese, “il furto di identità è un reato grave” e “certi giochini, come la pubblicazione di alcune fotografie, possono essere di una cattiveria terribile e causare importanti danni”.
Il cyberbullismo, la pedopornografia e lo stalking, per citare i reati più conosciuti, “sono pericoli gravi e non virtuali – ha dichiarato Apruzzese – che possono danneggiare in maniera grave l’integrita’ e l’incolumita’ dei nostri figli“. Un messaggio che è stato volutamente reso il più chiaro possibile, per far capire ai ragazzi, ma anche ai genitori e ai nonni, quali insidie nasconde la rete.
Come si legge in un comunicato stampa del Moige, da una ricerca sull’uso di internet da parte dei minori, condotta su un campione di circa 1000 minori in Italia, è emerso che 9 minori su 10 (l’87,8%) navigano in rete quotidianamente. Il 18% degli intervistati afferma di trascorrere in rete più di 3 ore al giorno: di questi, 5 su 10 (50, 5%) ha dagli 11 ai 13 anni. Sono invece circa l’8% i bambini che si connettono ad Internet per più di 5 ore e possiedono meno di 10 anni.
È aumentata anche la disponibilità di utilizzo del mezzo: 9 ragazzi su 10 dispongono di un computer a casa, ma il 39,4% utilizza il computer portatile e il 29,9% usa il mezzo dalla propria camera da letto. La percentuale più alta di coloro che utilizzano il pc in camera si concentra nella fascia d’età 11-13 (38,6%). 6 intervistati su 10 (57,6%) hanno risposto che sono da soli quando utilizzano internet. Allarmanti le percentuali rilevate secondo le classi di età: i minori dai 6 ai 10 anni che fruiscono della rete senza la presenza del genitore sono il 31,2%, addirittura 7 su 10 (72,5%) per la classe dagli 11 ai 13 anni, fino ad arrivare alla quasi totalità nella fascia che prevede i ragazzi dai 14 ai 20 (8 ragazzi su 10 sono privi del controllo diretto di un adulto).
Ancora più preoccupanti sono i dati riscontrati per gli appuntamenti al buio: il 14% degli intervistati ha incontrato le persone conosciute su Internet e il 13% dei ragazzi tra i 14 e i 20 anni ha scambiato il suo numero di cellulare con gli estranei contattati tramite chat.
Domani a Milano
Customer Experience Innovation Forum
Dalle ore 9.30, presso la Sala Buzzati del Corriere della Sera, Via Balzan 3
La diretta streaming dell’evento sarà disponibile a questa pagina di Corriere.it