eSECURITY: Rapporto Deloitte, esternalizzazioni e BYOD i rischi più grandi per le aziende

di Flavio Fabbri |

VINTI

Aggiornati i dati globali sulla sicurezza da parte di Deloitte, con la nuova Cyber Security Survey condotta su 121 aziende di tlc, media e high-tech in tutto il mondo. Il livello di rischio per queste imprese è cresciuto con la fine del 2012 e l’inizio del 2013, anche se l’88% degli executives intervistati ritiene che non sia un problema della propria struttura.

 

Un atteggiamento che per Dean Kingsley, responsabile Deloitte technology risk, “deve cambiare radicalmente, in un momento storico in cui bastano poche ore ad un hacker per decriptare qualsiasi password“. Gran parte degli attacchi informatici va a buon segno perché i responsabili di area non prendono mai troppo sul serio il pericolo della sottrazione di dati in rete, “serve una formazione costante del personale, oltre che una solida difesa tecnologica“.

 

Tra le minacce informatiche più serie, individuate dal Rapporto Deloitte, ci sono sicuramente le insidie provenienti da aziende terze a cui si esternalizzano tutta una serie di attività strategiche di una società. Secondo il 78% degli intervistati, è qui che si annidano i pericoli peggiori, ma ancora un 30%, ingenuamente, ha fiducia nelle precauzioni prese dalle organizzazioni esterne in termini di internet security.

 

Segue il fenomeno del Bring Your Own Device al lavoro, o BYOD, che vede un numero crescente di dipendenti utilizzare, nelle reti interne aziendali, propri device di connessione e calcolo (smartphone, netbook, tablet, ultrabook) per lavorare in mobilità e da casa. In questo caso il 74% degli intervistati vi ravvede un pericolo per la sicurezza della struttura aziendale.

 

Per un altro 63%, invece, il pericolo maggiore arriva dal mondo degli attivisti del web, dell’hacktivism internazionale. Non si tratta di attacchi con finalità criminali, nella maggior parte dei casi, ma il danno aziendale è comunque enorme, soprattutto per quelle aziende che operano nei settori finanza, banking ed energia.

 

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