eSEOCIETY: Facebook genera frustrazione e invidia nel 30% degli iscritti

di Flavio Fabbri |

VINTI

Dunque, un terzo abbondante di utenti di Facebook prova emozioni più vicine all’insoddisfazione perenne e all’invidia perforante, procurate dal continuo rapportarsi agli ‘stati emotivi’ altrui, che uno stato di serenità e piacevole armonia con la rete. Secondo una recente ricerca condotta dall’Università di Humboldt, a Berlino, in collaborazione con l’Università di Darmstadt, la navigazione degli utenti del più grande social network del mondo, da un profilo all’altro, provoca stress e grande frustrazione.

 

I professori a capo del team di ricercatori, Hanna Krasnova e Peter Buxmann, hanno infatti individuato questa grave forma di danneggiamento emotivo, potremmo definirlo, dovuto al continuo contatto/confronto con decine e decine di amici, parenti e conoscenti, in ogni momento del giorno, con il conseguente insorgere di tipologie di stress psicologico molto forti.

In molti casi, sorgono nei soggetti veri e propri sentimenti negativi, verso se stessi e gli altri, senza pensare che gran parte di ciò che la gente scrive sui propri profili non sempre corrisponde al vero.

 

I ricercatori hanno poi evidenziato una certa correlazione positiva tra il processo di emersione sociale effettuato su Facebook (dare un’immagine positiva di sé) e la soddisfazione provata nella quotidianità offline: più ci sentiamo meno bravi e meno belli degli altri, più percepiamo la nostra esistenza vuota e senza senso.

 

Un processo che allarma i professori delle due università tedesche, che nutrono preoccupazione sulla tenuta psicologica di gran parte degli iscritti alle reti sociali, ma che in fondo non fa altro che ricalcare quello che accade nella vita fuori da Facebook, a scuola, al bar, nei locali frequentati dai giovani, in cui invidia e frustrazione sono due forti emozioni negative che da sempre si accaniscono su una certa parte di popolazione. Resta da vedere se tale dato tende ad aumentare o rimane stabile, dopo il boom dei social network.

 

I risultati per esteso della ricerca condotta dalle Università di Darmstadt e Humboldt saranno presentati a Lipsia, a fine febbraio, in occasione della XI International Conference Wirtschaftsinformatik.

 

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