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eSECURITY: Governo britannico vuole pool esperti per fronteggiare la guerra informatica globale

VINTI

Il Regno Unito è preoccupato per l’intensificarsi della guerra informatica in tutto il mondo e in Europa. L’idea, secondo il Cabinet Office, è di creare un’unità d’emergenza che sappia intervenire nel momento in cui l’azienda o l’ente governativo siano sotto attacco. Avvisare immediatamente l’utente garantisce di evitare ulteriori danni alla struttura, mentre il Governo britannico sta prendendo molto sul serio la questione cyberspace, tanto che il ministro della Difesa sta pianificando la nascita di un pool di esperti (Cyber reserve), tra privati e forze dell’amministrazione pubblica, per sostenere i militari nell’adottare tutte le misure necessarie atte a limitare i rischi di attacchi informatici di un certo livello.

 

Certo non mancano le polemiche, informa il Guardian, perché sono molti a criticare le super spese del Governo in difese cibernetiche, mentre neanche un soldo viene investito in alfabetizzazione informatica sui rischi di internet e sul come prevenire pericoli maggiori.

 

Solo nel 2010, sono state spese 650 milioni di sterline in strumentazioni per la cyber difesa, mentre solo 400 mila sterline per aumentare la consapevolezza dei cittadini sui rischi derivanti dalla navigazione in rete. Un dato importante, ha sottolineato Ian Lobban, direttore del centro contro lo spionaggio elettronico GCHQ di Cheltenham, “perché se si spendesse di più in prevenzione e formazione degli utenti, almeno l’80% degli attacchi ordinari a device e strutture sarebbe evitato o comunque respinto con facilità“.

 

Meglio togliere 1 milione di sterline dal budget per la cyberdifesa più sofisticata ed investirlo in educazione informatica, che ricorrere sempre ai riparti dopo che il danno è compiuto e spendere altri soldi“, ha invece dichiarato Peter Sommer, ricercatore del GCHQ. Quando non si ha ben chiaro in testa il modo in cui una macchina, un computer di casa, sono esposti giornalmente alle minacce del cyerspazio, è facile cadere in tranelli e trappole tesi da criminali informatici o cyberterroristi.

 

Francis Maude, ministro del Cabinet Office, ha reso noto che il 93% delle grandi aziende ed il 76% delle PMI in Gran Bretagna hanno subito almeno un attacco grave nel corso dell’ultimo anno. Il Centro frodi e crimini informatici ha informato, infine, che sono stati 46 mila i reports ricevuti su attacchi andati a segno negli ultimi 12 mesi.

 

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