VINTI
I ricavi del mercato pornografico online hanno raggiunto nel 2010 la cifra incredibile di 150 miliardi di dollari. I dati forniti da Fortune hanno evidenziato che ogni secondo, in tutto il mondo, ci cono 39 mila persone che guardano un contenuto a luci rosse.
Ogni giorno 270 nuovi siti web, che offrono materiale pornografico, sono lanciati in rete e il solo YouPorn ha ormai più di 2,2 miliardi di utenti unici mensili. Insomma, il porno in rete è sempre un argomento a cui la maggioranza degli utenti del web appare molto sensibile.
Ma c’è da fare attenzione, a quanto è riportato dal ‘Journal of sex research‘, perché frequentare piattaforme di sesso online potrebbe danneggiare gravemente alcune funzioni cerebrali, tra cui la memoria. Come ha dimostrato uno studio tedesco, le immagini pornografiche su internet indeboliscono l’area del cervello deputata ad immagazzinare dati e informazioni ad essi correlate.
In un esperimento condotto in Germania, su un campione di sesso maschile di 26 anni di età, sono state mostrate immagini di vario tipo a 28 persone. Dai risultati si è visto che coloro a cui sono state somministrati contenuti porno ha avuto più difficoltà a ricordarne il contenuto rispetto agli altri.
Sesso digitale troppo sconvolgente? Forse è solo un’esagerazione, probabilmente il cervello si concentra maggiormente sull’aspetto emotivo e sulle reazioni ‘fisiche’, prodotte dall’esposizione a tale materiale. Un fatto che può portare ad un’apparente indebolimento della memoria e non certo a danni fisici reali.