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La notizia è stata riportata da tutti i media tedeschi e, a quanto è stato reso noto, dovrebbero essere 16 le strutture di Nokia Siemens Networks che chiuderanno i battenti entro un anno. Una decisione ancora nell’aria, nel senso che NSN non ha ufficializzato nessuna comunicazione, ma la dismissione di tutte le attività della sussidiaria NSN Service in Germania potrebbe causare il taglio di oltre 1000 posti di lavoro.
La divisione non è più in grado di assicurare profitti al gigante delle telecomunicazioni finnico-tedesco e di conseguenza, in un periodo di rigorosa ristrutturazione aziendale (soprattutto da parte della Nokia), i tagli sono l’unica risorsa per cercare di mettere i conti in ordine. Nonostante gli sforzi, ha dichiarato il CEO Hermann Rodler: “la situazione finanziaria non cambia e un’inversione di tendenza non è prevedibile sul breve periodo“.
Oltre ad un mercato globale sempre più complesso e competitivo, ci si sono messi i problemi in casa per NSN Service, con i contratti saltati per la manutenzione delle infrastrutture telefoniche di Deutsche Telekom. Per cercare di tappare le falle che continuano ad aprirsi, la NSN ha comunicato la decisione di vendere anche la sussidiaria Business Support Systems alla canadese Redknee, con la richiesta di assunzione per 1200 lavoratori.
È invece di ieri la notizia che la Nokia ha intenzione di vendere gli storici uffici del suo quartier generale a Helsinki, per 170 milioni di euro. La sede centrale dell’azienda finlandese, che copre oltre 48 mila metri quadri, sarà venduta entro quest’anno per consentire all’azienda, secondo il Wall Street Journal, di potersi difendere da scalate ostili.
L’acquirente dovrebbe essere Exilion Capital, che ha già trovato un accordo con Nokia per l’affitto dei locali, che così continuerebbero ad essere occupati dallo stesso personale.