INSTAGRAM: dati utenti condivisi con Facebook, pericolo privacy?

di Flavio Fabbri |

VINTI

Instagram ha annunciato dal suo blog un’importante novità per quanto riguarda i termini di servizi e le politiche sulla privacy decisi dall’azienda (qui un prospetto). Dal prossimo 16 gennaio 2013, “tutti i dati relativi ai contenuti fotografici caricati sulla piattaforma saranno condivisi anche con Facebook“.

 

Ufficialmente, la mossa consentirà all’azienda (acquistata da Facebook lo scorso anno per 1 miliardo di dollari) e agli utenti stessi, di difendersi in maniera più efficace dallo spam, dalle frodi e dagli account falsi. Molte delle associazioni che si battono per i diritti degli utenti di internet e per la tutela e la riservatezza dei nostri dati, invece, ci vedono un’ulteriore mossa finalizzata all’indebolimento delle norme che ci difendono da sguardi indiscreti in rete.

 

Condividere informazioni con Facebook e altri provider di servizi ci aiuta a mantenere elevato il livello di qualità del servizio erogato e il livello di sicurezza“, si legge nella nota Instagram sulla vicenda, che spiega: “Le nuove condizioni ci consentono di condividere informazioni e contenuti con tutte le aziende che fanno parte del network di Instagram e Facebook, con l’accesso ai dati provenienti da varie attività, tra cui cookies, log files, device identifier, location data e usage data“.

 

Ovviamente, l’azienda americana ci tiene a spiegare che la condivisione di dati non deve essere scambiata con l’accesso pubblico alle foto, “stiamo parlando di informazioni relative agli utenti, non di guardare foto private“. E proprio questo è il problema, che ci faranno con i nostri dati? Chi sono gli “altri” di cui si fa cenno? Perché si deve allargare la condivisione di tali informazioni con nuovi soggetti? In attesa di una risposta più chiara, meglio leggersi attentamente le nuove condizioni di servizio sulla privacy.

 

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