VINTI
Secondo una nuova ricerca del Pew Internet Project e del Berkman Center for Internet & Society, dell’università di Harvard, la preoccupazione maggiore per le famiglie americane è una cattiva reputazione online per i propri figli e la possibilità concreta che questi vengano in contatto con degli sconosciuti.
Dallo studio “Teens and Online Privacy” emerge che i genitori tentano più che in passato di utilizzare tutti gli strumenti che le aziende offrono per una maggiore, quanto discreta, attività di monitoraggio delle attività condotte in rete dai propri figli adolescenti.
Il 53% degli intervistati si dice ‘molto preoccupato’ per le minacce online provenienti dagli sconosciuti, mentre il 49% si concentra di più sui danni derivanti da una cattiva web reputation. Ciò che i ragazzi combinano in rete, infatti, va tenuto in doveroso conto per i risvolti futuri che tali questioni possono avere sulla vita professionale e sociale dei pargoli quando diverranno adulti.
Non meno importante, sempre secondo lo studio, è l’attenzione rivolta alla privacy e alla tutela dei dati personali, che è classificata al terzo posto per pericolosità dal 46% dei genitori americani. Sempre più aziende di marketing e di pubblicità, infatti, tracciano l’attività online dei giovani appropriandosi di informazioni sensibili utilissime sul mercato.