VINTI
Il 2012 si sta rivelando un anno durissimo per molte delle più importanti aziende informatiche del mondo. Oggi Moody’s ha tagliato il rating di HP da A3 a Baa1, soli tre livelli sopra lo stato di titolo spazzatura. Un dato che, pur non volendo dare credito alle agenzie di rating internazionali, è frutto di trimestri difficili alle spalle e di perdite sostanziose.
I dati del quarto trimestre del 2012 sono decisamente negativi, con perdite per 6,8 miliardi di dollari contro un utile di 240 milioni di dollari di utili registrato lo stesso periodo dell’anno passato. Certo, molto è attribuibile alle ingenti perdite di Autonomy per 8 miliardi di dollari (frutto di probabili frodi finanziarie di cui HP è vittima), software house britannica di proprietà di Hewlett-Packard, ma molto è imputabile anche ad una strategia sbagliata dell’azienda che non riesce a competere a livello globale con nuovi e vecchi player.
Nonostante il mantenimento di posizioni di comando in più di un mercato, le vendite di device HP (soprattutto Pc) diminuiranno nel 2013 del 5% e tale flessione si ripercuoterà anche sui margini operativi, “determinando un nuovo colpo al profilo finanziario dell’azienda” ha commentato Richard Lane, Senior vice presidente di Moody’s.